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Quando il motorsport "sfida" il mondo accademico...

Alla Regent’s University di Londra i casi studio di McLaren, Novicrom e Ycom hanno svelato all’audience qualificata della IAMB le sempre più forti capacità di interazione delle corse e dell’industria...

Riccardo Paterni

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Sensore biomedicale McLaren
Sensore biomedicale McLaren
Display sensore biomedicale McLaren
#2 Cars Tokai Dream28 Lotus Evora: Kazuho Takahashi, Hiroki Katoh
#2 Cars Tokai Dream28 Lotus Evora: Kazuho Takahashi, Hiroki Katoh
#2 Cars Tokai Dream28 Lotus Evora: Kazuho Takahashi, Hiroki Katoh

L’industria del motorsport sta sviluppando rapidamente un’influenza industriale e manageriale che va parecchio oltre il mero mondo delle corse. Questa è una delle ragioni per cui il tema, particolarmente di attualità, è stato introdotto il 28 settembre scorso alla Regent’s University di Londra in una conferenza organizzata dalla International Academy of Management and Business.

L’accademia, conosciuta anche con l’acronimo di IAMB, coinvolge studiosi e ricercatori che provengono da tutto il mondo e si concentra su argomenti che stanno dando forma al presente e al futuro dello sviluppo organizzativo e del business, così come riportato sul sito ufficiale all’indirizzo www.iamb.net.

Riccardo Paterni (imprenditore attivo nel mondo dello sviluppo del motorsport presso la Synergy Pathways) e Tim Angus (ricercatore onorario al Centro per la Società e il Business della Coventry University) hanno elaborato una presentazione che illustra la rilevanza dell’industria del motorsport nello sviluppare conoscenza, innovazione e know-how che può essere condiviso e applicato in vari settori.

Lo sport dà forza alla gestione aziendale

Dopo una breve introduzione riguardante la natura stessa del motorsport come business globale e le sue radici storiche presenti principalmente nel Regno Unito e in Italia, il relatore Riccardo Paterni ha evidenziato tre concetti chiave riguardanti l’industria dello sport automobilistico e motociclismo: 1) la notevole quantità di know-how che è dinamicamente prodotto e utilizzato, grazie a un mix unico di investimenti in alta tecnologia e in forza lavoro di elevato livello professionale; 2) la comprensione concreta del concetto di innovazione e la sua implementazione; 3) la capacità sistematica di condividere il know-how rispetto a varie industrie. Alcuni casi di studio specifici hanno illustrato ciascun concetto.

Novicrom: alta tecnologia e forza lavoro top

Il primo caso studio è stato la Costruzioni Meccaniche Novicrom, il cui fondatore Iliano Parrini era un giovane collega di Enzo Ferrari in Alfa Romeo (entrambi all’inizio della loro carriera imprenditoriale), prima di divenire un fornitore della Ferrari stessa (a partire dagli Anni Sessanta). La Novicrom costruisce componenti che richiedono un’alta precisione esecutiva in piccola serie o prototipi. A partire dalla sua fondazione nel 1947, l’azienda ha investito circa il 20 per cento del proprio fatturato in ricerca e sviluppo e, al tempo stesso, ha fidelizzato una forza lavoro di alto livello professionale sempre aggiornata e formata, la cui permanenza lavorativa media in azienda va ben oltre i trent’anni. 

Questo mix unico ha consentito di applicare il know-how dal settore dell’aviazione a quello del motorsport e da quest’ultimo a quello ancora più sofisticato dell’industria aerospaziale e dell’aviazione dei giorni nostri, al tempo stesso irrobustendo la presenza nei campi delle competizioni auto-motociclistiche e dell’automotive.

Ycom: innovazione e cultura a braccetto

Il secondo caso di studio a Londra ha riguardato la Ycom, un produttore nel mondo del motorsport che si concentra sull’intero ciclo di innovazione: disegno, sviluppo, fibra di carbonio, produzione, prova e gestione in pista. In particolare è stato evidenziata la capacità dell’azienda di accelerare i tempi di implementazione di un’innovazione, misurati attraverso lo strumento del Technology Readiness Level (TRL), in italiano “livello di completamento tecnologico” (una scala di misurazione sviluppata dalla NASA), e al tempo stesso contenendone i budget. 

Per illustrare tutto questo è stato presentato un progetto commissionato dalla Lotus alla Ycom riguardante l’evoluzione GT2 della Evora finalizzato a consentirle di competere alla 24 Ore di Le Mans e nel Campionato Mondiale Endurance. Il caso studio della Ycom dimostra nel suo complesso una cultura del motorsport guidata da un senso di passione e determinazione finalizzato allo sviluppo dell’innovazione: risolvere problemi per generare e assicurare nel tempo la prestazione.

McLaren: know-how dalle corse alla medicina

Ultimo in ordine di presentazione, ma non ultimo per importanza, è stato presentato un caso studio riguardante l’alta capacità di utilizzare in varie industrie il know-how sviluppato nel motorsport. Dagli Anni Settanta in poi, la McLaren è stata una realtà innovatrice nell’utilizzo di sensori per acquisire dati dall’auto in corsa allo scopo di elaborarli. È stata una delle prime aziende a darsi un’identità di azienda tecnologica nel suo complesso: la realtà McLaren Technology Group è emersa da questo e ha avuto sviluppi ulteriori fino alle attuali attività della società McLaren Applied Technologies. 

Questa azienda ha stabilito una collaborazione con il colosso farmaceutico GlaxoSmithKlein per utilizzare una tecnologia molto sofisticata, riguardante i dati telemetrici e l’impiego della fibra di carbonio, allo scopo di monitorare, prevenire e gestire varie problematiche riguardanti la nostra salute. Un flusso di know-how inarrestabile dalle corse in pista ai settori farmaceutico e biomedicale…

Un dibattito che prefigura l’avvenire

A Londra questa presentazione è emerso un dibattito con l’audience di professori e accademici generalisti che hanno notato come concretamente l’industria del motorsport possa rappresentare un modo concettuale e pratico per migliorare metodi di gestione organizzativa e di sviluppo del business.

Tutto questo può rappresentare complessivamente una nuova dimensione delle corse automobilistiche e motociclistiche, le quali senza dubbio meritano di essere ulteriormente analizzate, comprese e implementate.

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