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Luca Ghiotto correrà in GP2 con Trident

Nel corso della premiazione ACI dei campioni italiani, il pilota ha annunciato che disputerà l'intera stagione GP2

Luca Ghiotto, Trident

Foto di: acisportitalia.it

Luca Ghiotto ha conquistato numerosi riconoscimenti nel corso della premiazione dei campioni italiani dell'automobilismo organizzata dall'ACI. Il vice campione della GP3, premiato tra l'altro con il volante d'oro, ha annunciato, nel corso della serata, di aver raggiunto l'accordo con il team Trident per disputare la stagione 2016 di GP2.

Un salto di categoria necessario, dopo la strepitosa annata 2015, che lo vedrà difendere ancora una volta i colori di quel team col quale ha trovato un ottimo feeling in GP3. Abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere col giovane pilota di Arzignano, già concentrato sulla prossima importante sfida che lo attende.

Luca, purtroppo un finale amaro in GP3 con un finale che non lei non si augurava di certo. La nuova stagione si apre con l'annuncio del salto in GP2, quali sono le aspettative per la prossima stagione?
"Penso che si debba essere realisti, il campionato GP2, da rookie, sia il campionato più difficile che esista al momento. Neanche Vandoorne è riuscito a vincerlo all'esordio, quindi credo che l'obiettivo primario sia arrivare nei primi cinque e credo sia un obiettivo raggiungibile ed un buon punto di partenza in vista di una seconda stagione in GP2 dove puntare al titolo".

La scorsa stagione ha effettuato delle prove al simulatore Red Bull e si era palesata l'ipotesi di un passaggio nella driver academy, che poi purtroppo non si è concretizzato. Può spiegare se, secondo lei, Red Bull punti poco più che sui piloti italiani sul mercato italiano?
"Confermo che ci sono stati dei test e dei contatti avanzati con Red Bull fino ad arrivare quasi alla firma di un contratto per far parte del loro junior team. Non so se poi il tutto non si sia concretizzato per una questione legata al mercato della bevanda o per altri motivi. Io credo di aver dimostrato le mie capacità nonostante il secondo posto in campionato, dubito che abbiano fatto la loro scelta sul fatto che io abbia perso il campionato all'ultima gara. Quello che ho dimostrato prima non lo cancella nessuno, ma certamente anch'io mi chiedo il perchè di questa mancata scelta".

Facciamo un passo indietro e torniamo all'ultima gara della stagione. Quanto ha influito negativamente la qualifica di Abu Dhabi su Gara 1 e Gara 2?
"Io lo dico sempre, ho perso il campionato per colpa di una vettura lenta in qualifica. Stavo facendo la pole ed ho trovato una macchina lenta nel terzo settore, quello più guidato di Abu Dhabi, ed è stato praticamente impossibile continuare il giro. Partendo quarto in Gara 1 è stata tutta in salita sino al contatto in Gara 2 proprio con Ocon che, a mio avviso, era da penalizzare. Questa è la mia opinione, poi i commissari avranno avuto i loro buoni motivi per non infliggere una penalità, ma mi ritengo comunque felice per aver trovato un sedile in GP2 e per poter proseguire la carriera".

Nella scorsa stagione la sua vettura è stata ripetutamente controllata dai commissari sempre alla ricerca di qualcosa che non si è mai trovato. E' stato palese, quindi, che non fosse la vettura irregolare ma il suo piede destro più pesante degli altri. L'ha infastidita questo dubbio insinuato dalla concorrenza che non si capacitava delle sua velocità?
"Diciamo che nel momento del controllo ero piuttosto arrabbiato ogni volta che accadeva questo, però nelle ultime gare, pensandoci su, ero felice di questi controlli. Hanno effettuato prove su tutti i componenti, anche i cablaggi, e non hanno mai trovato nulla, e questo ha reso sia me che Trident molto orgogliosi per aver mostrato a tutti di non aver nulla da nascondere".

Quando si è finalizzato il suo accordo per correre in GP2 e quali alternative concrete avrebbe potuto scegliere?
"Ho avuto molti contatti con case costruttrici per correre con le ruote coperte, offerte interessanti da case ufficiali, una buona strada ma da ventunenne il mio sogno è quello di correre in Formula 1. L'accordo per la GP2 è stato raggiunto tre giorni fa, abbiamo fatto molta fatica per ottenerlo considerando che non vengo da una famiglia ricca. Dopo un lungo inverno abbiamo trovato un team che crede in me, facendo grossi sacrifici per farmi correre. Questo è un motivo in più per spingere forte e cercare di ripetere, se non migliorare, quanto fatto lo scorso anno".

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