Ferrari pronta a ripartire: il protocollo contro il coronavirus è già attivo
La Ferrari ha già studiato un proprio piano aziendale per ripartire con la produzione in totale sicurezza con i propri dipendenti.
Un dipendente Ferrari
Ferrari Media Center
La Ferrari è pronta a ripartire. La scuderia di Maranello, infatti, ha già preparato un proprio protocollo da attuare con i dipendenti in modo da farli lavorare in massima sicurezza. Al momento in fabbrica sono presenti solo i ragazzi del reparto Ricerca e Sviluppo, ma i vertici del Cavallino Rampante sono già pronti ad accogliere nuovamente tutti i propri dipendenti.
All'ingresso dell'azienda, la Ferrari, ha posto dei tappetini imbevuti di disinfettante, così da poter sanificare le suole di tutte le persone che entrano all'interno della struttura. A quel punto il dipendente è tenuto ad osservare un preciso percorso studiato per garantire la distanza di sicurezza tra un lavoratore e l'altro.
Nella zona per così dire di pre-filtraggio, il dipendente riceve la propria mascherina fornita dall'azienda ed è tenuto a sottoporsi alla misurazione della temperatura. Qualora il lavoratore superi la soglia minima posta a 37.5° questi viene immediatamente fermato per essere sottoposto ai controlli medici del caso.
All'esterno di ogni area inoltre, la Ferrari ha pensato bene di porre punti di controllo e sanificazione. Il dipendente, una volta all'interno dell'edificio è sottoposto nuovamente al controllo della temperatura. Inoltre il personale sanitario aziendale pone alcune domande al lavoratore per constatare che questi non abbia palesato sintomi riconducibili al coronavirus negli ultimi giorni.
La Ferrari ha messo inoltre a disposizione di tutti i dipendenti, i loro familiari e i fornitori presenti all'interno del perimetro il proprio personale medico. Il Cavallino Rampante garantisce anche un appartamento a tutti quei lavoratori che contraggono il COVID-19 e non vogliono fare ritorno a casa e contagiare di conseguenza i propri familiari. Per i casi più gravi a Maranello hanno acquistato anche 30 bombole d'ossigeno.
Come è già noto la Ferrari ha deciso di non ricorrere alla cassa integrazione per i propri dipendenti, ma pochi sanno che l'azienda di Maranello si è mossa molto in anticipo sulla questione coronavirus, tanto che già a fine gennaio era stato avviato lo studio per il protocollo che verrà attuato in azienda nei prossimi mesi. Un vero esempio di velocità, lungimiranza e cura del personale, arrivato non a caso dalla società che ha vinto anni fa il titolo di miglior posto di lavoro d'Europa.
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