Al SuperCorso ACI promosso il sistema Vexatec
Otto giovani dell’automobilismo presenti al Supercorso Federale organizzato dall’ACI Sport a Vallelunga disponevano di una fascia pettorale provvista di sesori che rilevavano la frequenza cardiaca, il ritmo respiratorio, i movimenti del corpo e le condizioni di stress, monitorando in tempo reale i parametri vitali. Si tratta di una tecnologia sviluppata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) con una start-up italo-svizzera che fa capo a Salvatore Gandolfo.
Supercorso Federale ACI Sport
ACI Sport
Il sistema di monitoraggio a distanza delle funzioni vitali supera la prova più dura nei test ACI di Vallelunga. Si tratta di un sistema che tiene sotto controllo, in tempo reale e con precisione assoluta, i parametri vitali di un pilota impegnato in pista e può essere utilizzato per monitorarne a distanza le prestazioni e le condizioni in caso di incidente.
Questo è Vexatec, tecnologia sviluppata in collaborazione con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) da una start-up italo-svizzera che fa capo a Salvatore Gandolfo, imprenditore e manager italiano.
Il Supercorso Federale organizzato dall’ACI Sport a Vallelunga è stato l’occasione per collaudare il dispositivo nelle condizioni più dure: quelle della pista e delle vetture da corsa.
Otto giovani promesse dell’automobilismo hanno preso parte al test: quattro con esperienze di Formula alle spalle e altrettanti kartisti. Fra di loro ha spiccato Charlie Wurz - figlio di Alex, ex pilota di F1 e consulente FIA - giudicato il migliore fra i giovanissimi.
Ognuno di loro indossava una fascia pettorale provvista di sensori integrati che rilevano la frequenza cardiaca, il ritmo respiratorio, i movimenti del corpo e le condizioni di stress.
Tramite un’applicazione, questi parametri venivano visualizzati in tempo reale (ma sono naturalmente anche scaricabili su un’apposita piattaforma digitale), per essere controllati dai tecnici Vexatec presenti al test, da Raffaele Giammaria, direttore della Scuola Federale, e da Gian Carlo Minardi in qualità di supervisore.
Nel test sono state impiegate monoposto di varie formule, vetture Renault Clio Cup e due “mostri” della categoria GT: una Ferrari 488 Evo e una Porsche 911 GT3.
“La prova è stata un successo – ha commentato Marco Rogano, Direttore Generale di ACI Sport – fornendo riscontri molto positivi su dati estremamente interessanti. In particolare, quando i piloti arrivavano alla fine dei loro “stint” con pneumatici già caldi, quindi al massimo della prestazione, si potevano rilevare le differenze tra uno e l’altro nella condizione fisica. Le applicazioni del sistema sono molteplici, dal monitoraggio della prestazione individuale alla sicurezza”.
Il dispositivo della Vexatec, attualmente, viene anche valutato in funzione delle discipline olimpiche.
Concepito inizialmente per una spedizione ESA in Antartide, il sistema Vexatec, sviluppato in collaborazione con il centro svizzero CSEM, ha trovato quindi uno sbocco naturale nel campo del motorsport, ma non solo: le sue caratteristiche di precisione e affidabilità, infatti, lo rendono particolarmente adatto anche all’uso ospedaliero.
Per questo, all’interno del programma Co.Mo di monitoraggio dei pazienti Covid, Vexatec ha già superato brillantemente la fase sperimentale all’Ospedale Sacco di Milano, in prima linea nella lotta al virus.
Patrese Jr con la fascia Vexatec al Supercorso Federale dell'ACI svolto a Vallelunga
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