La
Formula 4 in Italia sarà motorizzata dalla
FIAT? Dopo una lunga trattativa che l'ACI-Csai ha portato avanti con la Renault, si profila un interessante colpo di scena: la Casa transalpina pare abbia rinunciato a fornire il propulsore alla monoposto che rappresenterà l'entry-level nell'automobilismo che si dedica alle Formule.
Domani, infatti,
ci sarà un incontro a Torino fra i responsabili della Federazione Italiana e i vertici dell'Abarth per mettere in cantiere la fornitura del quattro cilindri turbo. A livello internazionale la FIA ha deciso che le unità dovranno essere dei motori downsizing turbo, per cui è stata scartata l'originale idea dei 1600 cc aspirati.
L'intenzione, quindi, sarebbe quella di
riprendere gli attuali motori della Formula Abarth e depotenziarli alla soglia dei 160 cavalli per rispettare i vincoli normativi che sono stati dettati dalla FIA nella definizione della serie che ha un regolamento internazionale, ma lascia la facoltà di scelta alle ASN nazionali di adottare un telaio e un motore.
Anche
sul fronte telaistico non c'è ancora nulla di deciso da parte dell'ACI-Csai e, sebbene i tempi siano molto ristretti per allestire una nuova categoria in pochi mesi, c'è la consapevolezza che in Italia ci sono le strutture che sono in grado di rispondere alle esigenze della Formula 4. Il blocco non è stato dettato da questioni burocratiche italiane, ma dai ritardi nella delibera dal parte della FIA del regolamento definitivo della serie che dovrebbe diventare l'anello di congiunzione fra il mondo del karting e le monoposto.
Nei prossimi giorni, dunque, avremo una quadro più preciso di quello che sarà il futuro della Formula 4, intorno alla quale dovrebbe iniziare un nuovo ciclo formativo di piloti tricolori (e non solo) che erediterà il ruolo ormai concluso della Formula Abarth.
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