Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Ilott: "Spero che i team di F.1 si accorgano di me in questa stagione"

Il britannico affronterà la terza stagione nella serie continentale ma non ha alle spalle né sponsor di rilievo né case ufficiali. Se non dovesse arrivare in F.1 entro due anni, Ilott opterà per correre in Formula E o negli Stati Uniti.

Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz

Foto di: FIA F3 / Suer

Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz
Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz
Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz and Mick Schumacher, Prema Powerteam, Da
Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz
Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz
Callum Ilott, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz
Mick Schumacher, Prema Powerteam, Dallara F317 - Mercedes-Benz

Callum Ilott si appresta ad affrontare la terza stagione nella Formula 3 Europea e viene indicato dagli addetti ai lavori come uno dei favoriti per il titolo dopo aver cambiato casacca ed essersi accasato con il team Prema.

Nel corso di una intervista concessa a Motorsport.com, Ilott ha voluto tracciare un bilancio delle sue stagione in Formula 3, affermando di non essere pentito di aver fatto il salto dai kart alle monoposto della serie continentale già nel 2015.

“In termini di esperienza è una scelta che rifarei sicuramente. Purtroppo è stata introdotta la regola dei punteggi per la superlicenza. Credo di averne solo sei al momento mentre altri con il mio stesso talento possono vantare 35 punti”.

“Ho vinto poco rispetto a chi ha corso in F4 o in Formula Renault 2.0, credo di essere un po’ indietro in questo momento della mia carriera”.

“Probabilmente avrei potuto avere un anno migliore all’esordio nel 2015 in Formula 3, ma quell’anno mi è servito come esperienza per migliorare nel 2016, e sono certo che questo miglioramento non sarebbe avvenuto qualora avessi corso una stagione in F4”.

Ilott è entrato nell'orbita Red Bull negli anni passati, ma il team anglo-austriaco ha deciso di interrompere il rapporto con il britannico in assenza di risultati di rilievo in Formula 3.

“Bisogna trovarsi al posto giusto al momento giusto. Forse l’opportunità con Red Bull è arrivata nel momento sbagliato. Sono certo che se fossi richiamato adesso entro due anni potrei arrivare in Formula 1 qualora dovessi fare un ottimo lavoro”.

Tra i piloti di punta, Ilott è al momento l'unico non legato ad una casa ufficiale e questo sembra demoralizzare il britannico.

“Credo di essere uno dei pochi piloti di F3 non legato ad una casa. Maximilian Gunther è sotto contratto con Mercedes nel DTM, Mick Schumacher è ambasciatore del marchio Mercedes, Guan Yu Zhou fa parte della Ferrari Driver Academy,  Lando Norris è accasato con McLaren mentre Joel Eriksson fa parte del programma BMW. Sono uno dei pochi che non è stato scelto ed è dura riuscire a trovare una porta aperta”.

“La Ferrari ha nel suo programma piloti nati in questo millennio e potresti dover attendere anni per poter arrivare in Formula 1. La stessa situazione si verificherebbe se mi dovesse richiamare la Red Bull dato che al momento il loro primo pilota in lizza per il passaggio nella massima serie è Gasly”.

“Tutti i team in Formula 1 sono occupati. La McLaren, ad esempio, può contare su Lando e De Vries, ed anche in Sauber al momento il posto è impegnato da Tatiana Calderon. E’ difficile trovare un posto libero, specie ora che la Manor ha chiuso. Sono consapevole che ci sono poche possibilitò, ma ho solo 18 anni e non posso dire che le porte siano chiuse definitivamente”.

Il pilota del team Prema cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno, consapevole che in caso di ottimi risultati in questa stagione le opportunità non tarderanno ad arrivare, sia sotto forma di team che di sponsor.

“Al momento tutto quello che posso fare è aspettare  e vedere come si evolvono gli eventi. Ovviamente se un team di F.1 mi dovesse chiamare per offrirmi un sedile per la prossima stagione accetterei all’istante, e la stessa cosa vale anche per una chiamata dalla F.2”.

“Qualora ciò non avvenisse, l’alternativa è quella di trovare un sponsor che mi garantisca un sedile per il prossimo anno in Formula 2 così da mettermi in mostra e cercare di attirare l’attenzione di un team di Formula 1. Se questo non dovesse accadere, credo che le mie possibilità di arrivare in Formula 1 sarebbero nulle”.

Nel caso le porte della Formula 1 non dovessero aprirsi, Ilott ha già in mente di indirizzare la sua carriera verso le gare negli Stati Uniti o verso la Formula E, ma si è dato un termine di due anni prima di compiere tale scelta.

“Potrei cercare di correre in America o in Formula E, ma voglio darmi ancora due anni di tempo prima di prendere una decisione simile”.

Informazioni aggiuntive di David Gruz

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Van Amersfoort: "L'unione tra la GP3 e la F.3 è indispensabile"
Articolo successivo Callum Ilott piazza la zampata nelle Libere 1 a Silverstone

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera