Ziegler, ABB: “Scetticismo verso l’elettrico? È già realtà”
Il responsabile della gestione globale del brand svizzero risponde a chi ha ancora dubbi a proposito della tecnologia al 100 per cento verde e ribadisce l’impegno a lungo termine con il Campionato FIA di Formula E, di cui è title sponsor.
Secondo Nicolas Ziegler, la serie “full electric” di cui dallo scorso mese di gennaio la ABB è diventata partner principale, è già in possesso di tutte le carte per poter diventare un riferimento.
Ma non soltanto. Il dirigente del colosso elvetico, parlando a Motorsport.com Svizzera, si è detto convinto che l’ePrix di Zurigo non solo riporterà una manifestazione automobilistica nel Paese elvetico dopo oltre 60 anni di assenza, ma rappresenterà altresì un eccezionale spot a livello mondiale per quanto concerne la tecnologia elettrica.
Innanzitutto, qual è il cosiddetto core business di ABB?
“Il nostro marchio è leader tecnologico nell’industria, nelle infrastrutture e nei trasporti. L’e-mobility è al centro della nostra missione ed è per questo che la Formula E rappresenta un’ottima vetrina”.
Avete in piano una revisione dei rapporti con la categoria? E dal punto di vista tecnico?
“Assolutamente, avendo cominciato soltanto qualche mese fa. Al momento stiamo valutando possibili nuovi investimenti nonché lavorando fianco a fianco con il CEO Alejandro Agag. Dunque, siamo sicuri che la nostra collaborazione evolverà rapidamente. Ad esempio, stiamo discutendo con le scuderie per una maggior partecipazione. Trattandosi di un accordo valido per sette anni sicuramente il nostro brand diventerà un elemento chiave per la serie”.
Dove pensa che potrà arrivare la Formula E?
“È difficile da dire ora. È un genere di competizione peculiare, dunque non è possibile tirare già conclusioni. Tuttavia, se si guarda alla crescita in termini di partecipanti e di audience, i numeri sono cresciuti velocemente. Considerato che per me il limite è il cielo, sono certo che proseguirà così di questo passo anche per quanto concerne la diffusione dei temi ad essa legati”.
Che cosa risponde alle persone che ancora non credono all’elettrico?
“Che c’è poco da essere scettici perché è già una tecnologia presente. La domanda è, al massimo, come può essere utilizzata al meglio. A mio avviso stiamo vivendo qualcosa di analogo a quanto accaduto al momento dell’introduzione della macchine. Molti si chiedevano che fine avrebbero fatto i cavalli, ma in realtà, quel passaggio, rappresentò un progresso sia per la gente, sia per la società in generale. Dunque, lo stesso vale per la mobilità, sebbene vi siano ancora delle domande a cui rispondere. Lo sviluppo è continuo. Adesso sta a noi renderla una soluzione conveniente e sostenibile per il benessere del pianeta”.
Come mai avete scelto Sébastien Buemi come vostro ambasciatore? Il vostro marchio sarà presente anche nelle attività collaterali al calendario come i road-show?
“Abbiamo chiamato Séb per due motivi: è svizzero ed è un vincente come noi. Inoltre, essendo un pilota conosciuto, riteniamo possa essere utile a diffondere il messaggio della tecnologia elettrica tra la gente. Per quanto riguarda gli eventi fuori dai week end di gara, certo che saremo presenti. ABB è legata alla Formula E in tutto”.
Come potrà aumentare il bacino di pubblico della serie?
“Man mano che i veicoli elettrici cresceranno commercialmente, anche il numero di fan si amplierà. Da parte nostra, siamo fiduciosi che Agag e il suo staff sapranno trasformare la categoria in un vero e proprio punto di riferimento”.
I biglietti per l’ePrix di Zurigo sono andati sold out in una sola giornata. Ne è rimasto colpito?
“Sì, è stato incredibile, ma devo dire che anche altri appuntamenti hanno fatto il pienone immediatamente. Si è creato un enorme interesse attorno al campionato. Certamente, il round zurighese ha una portata storica per il ritorno del motorsport in Svizzera. Invece, per quanto ci riguarda in quell’occasione festeggeremo i 30 anni dalla nostra nascita (per la fusione tra ASEA, Brown, Boveri & Cie, ndr)”.
Crede che dal prossimo 10 giugno l’automobilismo tornerà ad essere il benvenuto in Svizzera?
“Me lo auguro, anzi sono certo che il nostro Paese gli aprirà le porte. Va però tenuto presente che, per noi, più che una manifestazione sportiva, resta una piattaforma per mostrare la tecnologia”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments