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Vergne: “La prima vittoria trasformerà la Techeetah!”

Trionfatore nell’ultimo ePrix del Canada, il pilota francese si è detto fiducioso per il futuro e convinto che d’ora in avanti la scuderia cinese motorizzata Renault verrà guardata dalla concorrenza con rispetto.

Jean-Eric Vergne, Techeetah

Foto di: Malcolm Griffiths / Motorsport Images

Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Race winner Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah, celebrates on the podium
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah, celebrates on the podium after winning the race
Jean-Eric Vergne, Techeetah, celebrats on the podium
Jean-Eric Vergne, Techeetah, , celebrates on the podium
Jean-Eric Vergne, Techeetah, celebrates on the podium
Jean-Eric Vergne, Techeetah, celebrates on the podium
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Race winner Jean-Eric Vergne, Techeetah

Ci ha impiegato 31 round, ma alla fine nell’ultimo ePrix della stagione 2016-2017 Jean-éric Vergne è riuscito a piazzare il suo primo sigillo nella categoria al 100 per cento elettrica dopo due anni trascorsi tra Andretti e DS Virgin, vincendo così la scommessa di puntare su un team rookie come la Techeetah. 

“È stata una grande soddisfazione vincere in Québec, dato che sapevamo sin dall’inizio che sarebbe stato un campionato complicato, trattandosi di un’equipe all’esordio e quindi ancora da formare nella sua interezza”, ha dichiarato a Motorsport.com il pilota di riserva della Ferrari in Formula 1. 

 

“Abbiamo commesso degli errori, tuttavia essere comunque riusciti a guadagnare dei secondi posti, dei doppi podi e pure un successo è qualcosa di incredibile”.

“Ora tutti guarderanno alla nostra squadra in maniera differente e noi stessi avremo più fiducia e consapevolezza per il futuro, oltre ad una fame maggiore di vittorie”.

“Abbiamo lavorato sodo per arrivare fino a qui”, ha poi voluto sottolineare il pilota di Pontoise. 

 

“Io mi sono dedicato al simulatore per una settimana dalle 8 del mattino fino alle 10 di sera e gli ingegneri addirittura si fermavano più a lungo. Non è un segreto che non abbiamo potuto effettuare test e dunque siamo stati costretti rimboccarci le maniche ulteriormente”, ha proseguito.

“In questi mesi ho altresì cercato di rafforzarmi nella gestione dell’energia e adesso credo di poter affrontare meglio le corse”. 

Infine la parola al boss Mark Preston. “La squadra è cresciuta passo a passo, ma dall’avvio abbiamo fatto enormi progressi e 'JEV' ne è stato la ragione cardine”, ha commentato.

“Come gruppo, non abbiamo mai perso la speranza certi che con il dovuto potenziale tattico e operazionale avremmo raggiunto la prima posizione e così è andata a Montréal”. 

 

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