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Vergne: “Il team aveva calcolato male l’energia residua...”

Il pilota transalpino, non senza un certo fare polemico, si è congedato in Gran Bretagna dalla DS Virgin Racing con un settimo posto che non fa granché pendant con il podio raccolto il sabato...

Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing

Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing

FIA Formula E Championship

Oliver Turvey, NEXTEV TCR Formula E Team; Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Podio: Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Podio: il vincitore della gara Nicolas Prost, Renault e.Dams; il secondo classificato Bruno Senna, M
Podio: il terzo classificato Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Podio: il terzo classificato Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
La monoposto di Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing

Il secondo ePrix londinese di Jean-Éric Vergne si è concluso in maniera decisamente antitetica rispetto al primo.

Se sabato il portacolori della DS Virgin Racing aveva avuto accesso al terzo gradino del podio e aveva polemizzato con Lucas Di Grassi (ABT Schaeffler Audi Sport) in seguito a un contatto di gara, domenica il veterano della F.E non è andato più in là della settima posizione nel giorno della sua ultima e notevolmente anonima apparizione con l’équipe anglofrancese.

Il perché l’ha spiegato lui stesso, ma a tutti è parso chiaro che la sua risalita dalla settima posizione del via (dietro Sébastien Buemi, Nicolas Prost, il menzionato Lucas Di Grassi, Oliver Turvey, Nick Heidfeld e Daniel Abt) alla quarta e da questa alla terza piazza davanti al tedesco della Mahindra Racing, dopo i pit-stop obbligatori e prima di un rallentamento a pochi metri dalla bandiera a scacchi, era certamente imputabile a una difficoltà di contenere i consumi

 

“È stato davvero frustrante non essere in grado di ottenere un altro podio nella giornata di domenica”, ha detto Jean-Éric Vergne.

“Stavo spingendo forte nella seconda metà della corsa a Londra e, purtroppo, il team ha calcolato male la quantità di energia che era ancora disponibile. Sono cose che succedono nelle corse automobilistiche, ma credo che le ultime gare siano state piuttosto buone per me come pilota sul piano delle prestazioni". 

 

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