Vergne: "Andare a punti è stato un miracolo dopo la penalità"
Jean-Eric Vergne è riuscito ad ottenere i primi punti stagionali grazie alle sanzioni inflitte ai rivali al termine di Gara 2, ma ha criticato i commissari per la penalità eccessiva ricevuta dopo le FP3.
Foto di: Dan Bathie / Motorsport Images
Il sabato di Diriyah è stato particolarmente difficile per il campione in carica della Formula E, Jean-Eric Vergne.
Il francese, reduce da un venerdì altrettanto complicato chiuso fuori dalla zona punti, è stato protagonista di un violento impatto contro le barriere nel corso della terza sessione di libere che ha obbligato i membri del team DS Techeetah a sostituire la batteria della monoposto di Vergne.
Il cambio, non consentito dal regolamento ma effettuato per motivi di sicurezza, è costato caro al francese che è stato retrocesso in fondo allo schieramento di partenza di Gara 2 e punito con uno stop and go di 10 secondi.
Vergne è riuscito a completare il secondo E-Prix del weekend in undicesima posizione, ma grazie alle penalità post gara inflitte a Gunther, de Vries e Turvey è riuscito a racimolare i primi punti stagionali.
Prima di conoscere le sanzioni inflitte ai rivali, Vergne aveva dichiarato a Motorsport.com: “Stavo guidando in pista cercando di conservare energia. Poi è entrata in pista la safety car per la seconda volta ed in quattro giri sono salito dalla diciassettesima alla undicesima posizione. Sono riuscire a superare due vetture nello stesso giro e nella stessa curva. Ho dato il massimo e mi sono divertito”.
“Considerando come è iniziata la giornata sarebbe stato un miracolo andare a punti”, ha dichiarato un Vergne ancora ignaro delle sanzioni inflitte a Gunther, de Vries e Turvey.
“Bisogna però accettarlo. E’ la Formula E, ed è estremamente difficile. Possono accadere molte cose, come abbiamo visto in questo weekend”.
Il francese è poi tornato sui problemi che l’hanno costretto al ritiro in occasione del primo E-Prix stagionale: “Ero riuscito ad essere il più veloce del mio gruppo ed in Gara 1 stavo rimontando quando si è rotto un braccetto dello sterzo. Al sabato, invece, ho commesso un errore nelle libere. I meccanici hanno riparato la vettura in 15 secondi, ma dalla McLaren ci è stato imposto di sostituire la batteria e non abbiamo avuto più la possibilità di tornare nuovamente in pista”.
“In qualifica non avevo un assetto ottimale e non sono riuscito a fare meglio dell’undicesimo tempo. Poi mi è stata inflitta una penalità surreale. Non mi voglio lamentare perché queste sono le regole, ma la trovo eccessiva. Sono stato penalizzato due volte se consideriamo lo stop and go di 10 secondi”.
“Se si viene sorpresi ad infrangere le regole in qualifica non si riceve una penalità come la mia. Alla fine abbiamo cambiato la batteria soltanto per motivi di sicurezza”.
“Ormai è andata, non c’è altro da aggiungere, ma voglio guardare il lato positivo. La vettura è stata molto veloce in gara e la stagione è ancora lunga. Sono motivato per tornare in fretta in vetta”.
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