Vergne a muso duro: "Gli incidenti visti in Formula E? Non è motorsport!"
Il campione in carica ha criticato duramente le mancate penalità applicate in occasione delle prime quattro gare del campionato. Per Vergne correre colpendo gli altri piloti non fa parte del motorsport.
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
Nel corso delle prime quattro gare stagionali della Formula E si sono verificati numerosi incidenti. A Marrakech i due piloti della BMW sono entrati in contatto tra loro gettando al vento una doppietta certa, mentre Vergne, il suo compagno di team Lotterer ed Antonio Felix da Costa si sono scontrati a Santiago. Inoltre, nelle fasi iniziali dello scorso ePrix del Messico, si è verificato uno spettacolare incidente che ha visto protagonisti Vergne e Nelson Piquet.
Nonostante la monoposto del brasiliano abbia colpito quella del francese nel retrotreno, il campione in carica della serie è riuscito a proseguire la gara ma ha criticato il comportamento tenuto da altri piloti in occasione della full course yellow chiamata proprio dopo lo scontro con Piquet. Vergne, inoltre, è finito in testacoda nelle battute conclusive a seguito di una toccata con Mitch Evans.
“E’ veramente frustrante” ha dichiarato il francese a Motorsport.com.
“Sono stato colpito e sono finito in testacoda e lui non ha ricevuto alcuna penalità. Sono stato superato da tre vetture nel corso della full course yellow e nessuno è stato punito”.
“Un altro pilota ha tagliato la chicane e mi ha colpito e non ha ricevuto alcuna penalità. A questo punto voglio capire le regole. Forse ne sono state adottate delle nuove e dalla prossima gara tutti si potranno colpire liberamente”.
“Per me questo non è motorsport. Non mi piace questo modo di correre. In Formula 1 non vedi i piloti scontrarsi gli uni contro gli altri”.
“Spero che la situazione cambi rapidamente perché non mi sto divertendo affatto”.
Quando gli è stato chiesto se l’elevato numero di incidenti dipenda dalla possibilità data dalle vetture Gen2 di restare in scia senza problemi, Vergne ha risposto: “Era lo stesso anche lo scorso anno”.
“Nella passata stagione le regole erano più severe. Ho ricevuto un drive through per aver ecceduto di due decimi la velocità nel corso della full course yellow in Svizzera, mentre in Messico sono stato superato da tre vetture e non è successo nulla”.
“Guardate quanto fatto da Frijns che ha bloccato D’Ambrosio in qualifica. Gli ha totalmente rovinato il giro ed ha ricevuto solo tre posizioni di penalità. Che cosa significa questo?”.
“Se sono in pista contro il mio principale rivale in campionato, gli rovino il giro ed io riesco a completare un buon tentativo lui partirà ultimo mentre io riceverò soltanto tre posizioni di arretramento. Questo non ha senso”.
“Sono un professionista e sono andato a parlare subito con il direttore di gara per esprimergli tutte le mie perplessità ma non ho ricevuto risposte”.
“ Lui ha svolto il suo compito annotando tutto quello che è avvenuto, e quindi ha visto tutto, ma le decisioni che sono state prese non hanno avuto senso. Voglio parlare daccapo con lui e capire cosa è accaduto veramente”.
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