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Porsche e Audi pronte a collaborare in Formula E!

Dopo tre anni di battaglie nel WEC Classe LMP1, i due brand del Gruppo Volkswagen potrebbero decidere di unirsi in vista dell’ingresso della Casa di Stoccarda nella serie “full electric” a partire dal 2019-2020.

Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler, precede Neel Jani, Dragon Racing

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Audi e Porsche, i due brand del Gruppo Volkswagen interessati al Campionato FIA di Formula E, potrebbero decidere di unire le forze in vista dell’ingresso fissato per il 2019-2020 della Casa di Stoccarda nella serie “full electric”. 

 

Secondo quanto dichiarato da Dieter Gass, dirigente Audi Motorsport, finora non sono avvenute discussioni, ma potrebbero esserci presto per chiarire la strada da seguire. 

“Sarebbe importante capire bene almeno 'il come' e stabilire le regole. Cooperare in alcune aree, inoltre, ci permetterebbe di risparmiare molti soldi. In fin dei conti, entrambi i marchi vogliono mostrare il loro livello tecnologico e vincere le gare”, ha spiegato il boss.

“Non vogliamo utilizzare la stessa macchina, perché ci teniamo alla competizione, tuttavia credo valga la pena parlare e vedere come procedere”. 

Gass ha quindi descritto l’approccio delle due marche al Campionato Mondiale Endurance come antitetico, sottolineando come la scuderia dei Quattro Cerchi abbia preferito puntare sul Diesel, l’opposto della storica rivale.

“Dovremo cercare di capire quali aspetti condividere. Le simulazioni sarebbero un buon esempio. In quel caso si potrebbe pagare le mappe dei tracciati soltanto una volta per entrambi. Non toglierebbe niente a nessuno, ma consentirebbe di risparmiare”. 

Inizialmente, la Porsche aveva pensato di fornire del personale ingegneristico alla Dragon Racing, in modo da accumulare competenze prima del suo ingresso in qualità di costruttore. 

 

Un progetto però non andato in porto, così come sarà molto difficile vedere dei suoi membri nel box Audi Sport ABT. 

“Sarà dura. Quando si fanno delle operazioni, avere qualcuno in garage può rappresentare più un ostacolo che un aiuto”, ha concluso il responsabile tedesco.

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