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Piquet duro con Jaguar: "A Hong Kong andavamo 1" più lenti dei nostri rivali!"

Il pilota brasiliano ha sottolineato come le vetture del team debbano forzatamente migliorare. Le condizioni mutevoli di Hong Kong hanno messo a nudo i problemi delle monoposto e del team.

Nelson Piquet Jr., Panasonic Jaguar Racing, Jaguar I-Type 3

Nelson Piquet Jr., Panasonic Jaguar Racing, Jaguar I-Type 3

Alastair Staley / Motorsport Images

Il team Jaguar di Formula E ha ricevuto nelle ultime ore una stoccata di una certa rilevanza dopo il disastroso ePrix di Hong Kong, andato in scena nel fine settimana appena trascorso.

Ad aprire il fuoco (in senso metaforico) contro la squadra è stato il suo stesso pilota, Nelson Piquet Jr, che ha puntato il dito contro le prestazioni della propria monoposto, rea di essere 1" più lenta delle rivali.

Piquet è scattato in gara dalla 15esima posizione, ma dopo pochi chilometri è stato costretto al ritiro a causa di un danno a una sospensione. Piquet non porta a casa punti da 4 gare consecutive.

Mitch Evans ha mostrato un passo gara migliore del suo, ma Piquet ha affermato: "Rispetto ai piloti contro cui lottava, noi siamo circa 1" più lenti. Per lottare per il podio, in gara non puoi sperare solo il colpi fortunati, in incidenti o cose simili".

"Per fare questi devi essere nelle posizioni di testa, avere una monoposto veloce. Se le condizioni poi cambiano, devi essere in possesso di un pacchetto capace di far fronte ai mutamenti del tempo, della pista e di altre cose".

Piquet ha poi rincarato la dose, questa volta sottolineando come anche il team non sia a oggi adeguato per lavorare al meglio quando le condizioni mutano: "Ci sono team in Formula E che affrontano i cambiamenti delle condizioni e lo fanno meglio di noi".

"Non è una coincidenza che HWA e Venturi fossero in testa. Ci devono essere vari fattori che permettano ai team di fare questo. Non è un caso che tutti e quattro i piloti si siano qualificati bene. Ci sono aree in cui dobbiamo migliorare, è chiaro. Questa gara ha evidenziato le cose che dovremo rivedere. Sapevamo che c'era ancora lavoro da fare, ma in questo caso le condizioni hanno amplificato i nostri problemi e li hanno messi a nudo".

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