L’introduzione dell’Halo ritarderà i test per le Formula E 2018-2019
A causa della scarsa chiarezza attorno all’inserimento della protezione dell’abitacolo, i costruttori dei powertrain elettrici dovranno attendere almeno metà febbraio per ricevere dalla Spark le nuove monoposto.
Foto di: Patrik Lundin / Motorsport Images
Mancando ancora la certezza di quale sarà il design dall’Halo, le vetture che parteciperanno alla stagione 6 del Campionato FIA di Formula E non potranno essere pronte per la scadenza inizialmente posta del prossimo gennaio.
Un ritardo che rallenterà il lavoro sul gruppo motopropulsore e che, molto probabilmente, costringerà la FIA a posticipare la deadline per l’omologazione al via ufficialmente l’1 febbraio, e suddivisa in ispezione l’1 luglio e in approvazione l’1 agosto.
L’inserimento del device annunciato la scorsa estate e ben accolto dallo schieramento per l’impatto sulla sicurezza, oltre a raddoppiare i costi richiesti per la produzione, influenzerà anche il peso, che sorpasserà gli 888 kg per le batterie McLaren più potenti, costringendo i telaisti ad ingegnarsi per risparmiare 40 chilogrammi.
Malgrado la frustrazione per il ritardo, il test del mese scorso con le vetture che vedremo per la prima volta ad inizio del prossimo anno avrebbe comunque dato esiti positivi.
“Cerco di guardarla in maniera sportiva. Alla fine tutti saremo sulla stessa barca e dovremo farcene una ragione”, ha confidato a Motorsport.com il boss del reparto corse Audi, Dieter Gass.
“Ovviamente si vorrebbe avere la macchina il prima possibile, ma la realtà è che arriva quando è pronta”.
La Federazione Internazionale ha deciso di occuparsi personalmente delle auto di nuova generazione. Le prime in versione elettrica a poter coprire un’intera distanza di gara e che il campione in carica della categoria Lucas di Grassi ha decritto come decisamente differenti rispetto a quelle viste finora.
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