Le nuove Gen 2? Un mix tra monoposto e Prototipi...
A Calafat i nove team iscritti alla Formula E 2018-2019 hanno saggiato le nuove vetture che, oltre a un look grintoso, raggiungeranno 200 kW senza bisogno dei pit-stop: ne parlano Daniel Abt e Mitch Evans.
Mitch Evans, Jaguar Racing
FIA Formula E Championship
Tra i protagonisti del test di Formula E sul tracciato catalano di Calafat conclusi giovedì 19 aprile c’era anche Mitch Evans. Il neozelandese della Panasonic ha potuto provare per la prima volta la Jaguar I-Type 3 con cui gareggerà l’anno venturo.
“La Formula E è in continua crescita e nella stagione 6 ci saranno tanti ingressi. Già nella prossima vedremo il debutto di BMW e di qualche altro nome. La questione sta diventando seria e le auto sono un passo avanti, un misto tra monoposto e Prototipi. Penso che la tecnologia si evolverà e ciò dovrebbe garantire un bello spettacolo”, ha affermato il 23enne, ammettendo tuttavia di temere che la maggior presenza dell’aerodinamica possa avere un impatto sulle battaglie in gara.
“Le Gen 2 sono sicuramente più veloci. Specialmente in modalità qualifica, quando raggiungono i 250 kW, lo show dovrebbe essere notevole per chi è in tribuna”, ha proseguito.
“In questo momento è difficile migliorare la qualità delle corse. A Roma stessa abbiamo assistito a duelli davvero ravvicinati: dunque, se l’aerodinamica non ci impedirà di avvicinarci alla macchina che precede, il futuro della categoria sarà roseo”.
Positivamente impressionato dalle auto del 2018-2019 anche Daniel Abt, in azione con l’Audi. “Sono arrivato in Spagna con grosse aspettative e devo dire che sono state addirittura superate”, il commento euforico del vincitore del round di Città del Messico.
“Guidare è divertentissimo e senz’altro è stato compiuto uno step avanti significativo su ogni fronte. In circuito, la e-tron FE05 è sembrata ancora più spettacolare che nelle foto. Spostarmi tra le altre vetture mi ha fatto sentire in un film di fantascienza”.
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