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La Corte FIA ha respinto il ricorso della Dragon Racing

Non varia la classifica del secondo ePrix di Londra, al termine del quale la scuderia USA, quarta con un solo punto di gap dalla DS Virgin, aveva contestato la lievità delle sanzioni inflitte a Jean-Éric Vergne...

Jay Penske, team principal Dragon Racing

Jay Penske, team principal Dragon Racing

Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Podium: third place Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing
Podio: il terzo classificato Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing

Nel Campionato FIA di Formula E la stagione 2015-2016 si è formalmente conclusa soltanto pochi giorni prima del disco verde di inizio della terza edizione della categoria, avvenuto a Hong Kong domenica 9 ottobre.

Riunitasi il 16 settembre a Parigi, la Corte Internazionale d’Appello ha infatti respinto, giudicandolo semplicemente “inammissibile”, il reclamo presentato dalla Dragon Racing (oggi Faraday Future Dragon Racing) avverso il risultato del secondo ePrix di Londra.

L’esito della prova conclusiva della stagione 2015-2016 aveva un’importanza cruciale per gli equilibri della Formula E, in cui era in ballo la terza posizione nella graduatoria generale delle squadre e una cospicua dose di dollari o sterline del montepremi, erogati dagli sponsor e dagli organizzatori. 

La formazione di Santa Monica risultava infatti essere quarta assoluta con 143 punti, la DS Virgin Racing terza con un vantaggio di appena una lunghezza sulla rivale a stelle e strisce...

La scuderia americana contestava nello specifico la “lievità” delle sanzioni inflitte a Jean-Éric Vergne, pilota della compagine anglo-francese, che è stato innanzitutto punito con 50 secondi aggiuntivi al suo tempo finale per l’eccessivo consumo di energia.

Non soltanto: secondo i californiani, era “risibile” anche il solo secondo di penalità che il collegio dei Commissari Sportivi di Battersea Park ha motivato nei riguardi del francese in virtù di un’uscita dalla pit-lane “unsafe”, cioè “insicura”, davanti alla monoposto di Nick Heidfeld (Mahindra Racing) al termine del cambio vettura obbligatorio. 

 

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