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La BMW anticipa i rinforzi al progetto Formula E

In attesa del suo ingresso a pieno titolo nel campionato 2018-2019, il Marchio tedesco ha aumentato la propria partecipazione tecnica per consentire al team Andretti Autosport di rilanciarsi dopo le difficoltà della stagione 3...

Alejandro Agag, Formula E CEO, Michael Andretti, Jens Marquardt, Direttore BMW Motorsport

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Antonio Felix Da Costa, Amlin Andretti Formula E Team Formula E
Antonio Felix Da Costa, Amlin Andretti Formula E Team Formula E
Tom Blomqvist, Andretti Formula E
Tom Blomqvist, Andretti Formula E
Antonio Felix da Costa, Andretti Formula E Team
Alexander Sims, Andretti Formula E Team
Antonio Felix da Costa, Andretti Formula E Team
Antonio Felix da Costa, Andretti Formula E Team
Antonio Felix Da Costa, Amlin Andretti Formula E Team Formula E
Antonio Felix Da Costa, Amlin Andretti Formula E Team Formula E
Andretti logo on the nose of the Andretti Formula E Team car

Pur avendo lavorato sodo su un gruppo motopropulsore creato ad hoc per la serie "full electric", nel 2016-2017 la scuderia americana Andretti Autosport non è riuscita ad ottenere più di 5 piazzamenti in top 10, tra cui figurano i due al debutto di Hong Kong, su 12 gare disputate.

Per questo e dunque per tentare di risollevare le sorti di quello che sarà il suo domani, la BMW Motorsport ha deciso di dare qualche supporto in più alla squadra in termini ingegneristici, addirittura, secondo quanto appreso da Autosport, inviando agli ePrix dei suoi dipendenti da affiancare allo staff Andretti. 

“Quello concluso a luglio è stato un campionato davvero deludente. Non lo possiamo nascondere”, ha confessato Antonio Félix Da Costa, driver sotto contratto della casa di Monaco.

“Ci piacerebbe quindi uscire da questa posizione, tuttavia occorre essere realisti. Abbiamo accusato parecchi guasti, ma ci sono stati grossi cambiamenti e un intervento massivo di BMW, per cui, anche se non ne conosco le motivazioni, sono contento che abbiano deciso di aiutarci in anticipo”.

“Parlando con le persone e provando, posso dire, adesso, di sapere di quanto dispone la Renault e che cosa sta facendo l'Audi. Noi non eravamo da nessuna parte. Anni luce indietro a loro in termini di software, aiuti per i piloti e approccio alle varie situazioni”, ha aggiunto sostenendo che seppur tardivamente ciò che conta è che sia arrivato un ausilio. 

L’area di maggior intervento finora è stata la frenata. “Uno dei loro ragazzi ha osservato con attenzione questo aspetto e si è subito accorto che era un caos. In realtà, durante i test il sistema era già un passo avanti rispetto a quello che avevamo in corso di stagione. Allora mi sembrava sempre di essere spinto contro il muro. Adesso invece, per merito loro, è tutto più confortevole”, ha spiegato il 26enne. 

“Forse la differenza con i più veloci è rimasta la stessa, però credo potremo pian piano ridurla. In fin dei conti non è immediato migliorare la frenata e la guidabilità ed ottenere più potenza ed efficienza”.

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