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Trulli: "In Italia non può mancare un Gp di Formula E"

Jarno oggi si è fatto promotore della serie al Motor Show e spera che presto ci sia anche una gara in calendario

Trulli:

Nella tradizione del Motor Show di Bologna siamo sempre stati abituati a vedere modelle, attrici o showgirl a presenziare al taglio del nastro che da ufficialmente il via alla manifestazione. Quest'anno però la tradizione è stata interrotta, perché questo onore è toccato all'ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli, che lo ha fatto dall'abitacolo della monoposto di Formula E con cui questa mattina ha già intrattenuto gli spettatori della Motorsport Arena con uno showrun. Anche in questo caso però parliamo di una bellezza che non è possibile vedere tutti i giorni, visto che al momento l'Italia non ha un suo appuntamento nel calendario.

Jarno ha quindi spiegato i concetti chiave di questa nuova serie "sostenibile" voluta fortemente dalla FIA: "E' una nuova formula, emergente, e spero che sia piaciuta alla gente. Per ora abbiamo fatto solamente due gare, ma mi sembra che ci sia piuttosto interesse. Portiamo nel mondo un messaggio estremamente importante, che è quello della sostenibilità. E' vero che in un certo senso si può chiamare Formula 1 elettrica, perché rappresentiamo sicuramente la massima espressione per quanto riguarda questa tipologia di tecnologia. Non si può paragonare perché sono due cose completamente diverse, ma entrambe rappresentano un'eccellenza".

Come detto, gli show run di questi due giorni, rappresentano un'occasione irripetibile di vedere la Spark-Renault SRT_01 E: "Visto che in Italia non abbiamo avuto modo di organizzare una gara, almeno siamo voluti venire al Motor Show per fare una dimostrazione di cosa sono in grado di fare queste macchine ed anche il loro suono molto particolare, che è simile a quello di una turbina di un aereo. Il suono del motore comunque non rientra nel concetto di questa categoria. Magari non appassiona i puristi del motorsport, ma veder sfrecciare una monoposto elettrica a 200 km/h credo che possa creare un grande interesse".

Sul fatto che si tratti di una vettura molto particolare, ma di livello eccellente, Trulli non ha dubbi: "A livello di guida è una monoposto a tutti gli effetti, anche se con poca aerodinamica per favorire i sorpassi e perché non deve essere quello il focus. Io devo dire che erano due anni che non guidavo una vettura da corsa quando sono salito per la prima volta su questa ed ho trovato immediatamente i riferimenti. A livello di feeling, le sensazioni sono le stesse di una normale monoposto, cambiano il suono e la gestione dei cavalli. Credo che la potenza che abbiamo oggi si possa tranquillamente raddoppiare, il problema è che bisogna gestire le batterie per riuscire ad arrivare in fondo alle gare".

Nelle prime due gare della stagione le cose non sono andate troppo bene per la Trulli Gp, ma l'abruzzese conta di rifarsi sabato prossimo in Uruguay: "In Malesia siamo cresciuti rispetto a Pechino, perché in Cina non siamo proprio riusciti a correre. A Putrajaya eravamo secondi, eravamo praticamente a podio e purtroppo siamo incappati in un banale incidente con una penalità. In Uruguay ci aspettiamo di fare bene di nuovo, ma stavolta bisogna concretizzare. Ci vuole anche un pizzico di fortuna, ma soprattutto dobbiamo cercare di evitare gli sbagli da parte del nostro team. E' vero che siamo partiti in ritardo rispetto agli altri, ma siamo dei professionisti, quindi dobbiamo reagire e farci trovare pronti".

Per l'appunto, non bisogna dimenticare che da quest'anno Jarno veste anche i panni del team principal oltre che quelli del pilota: "Più che altro sono stato spinto a creare il team, ma poi ho deciso di correre per dare un contributo importante alla startup del team. Comunque mi ha spinto anche l'interesse per questa categoria rivoluzionaria e anche futuristica, perché parliamo di vetture simili a quelle della Formula 1, ma completamente elettriche. Dunque, si parla di sviluppare delle tecnologie che potranno rappresentare il futuro dell'automobilismo convenzionale. Anzi, forse fino a qualche anno si poteva parlare di futuro, oggi è praticamente una realtà".

E anche a livello di obiettivi sembra molto focalizzato su questo punto: "Io personalmente non penso molto al campionato come pilota. Preferisco guardare in casa, al mio team, e a sviluppare delle tecnologie interessanti. Sicuramente però vedremo di fare meglio fin dalle prossime gare".

Domani toccherà alla sua compagna di squadra Michela Cerruti esibirsi all'Area 48. Per lei c'è stata qualche difficoltà di adattamento in più, ma il motivo è semplice: "Michela ha dimostrato in Auto Gp di essere cresciuta, di andar forte e di essere capace di vincere delle gare. Purtroppo abbiamo riscontrato da parte sua delle difficoltà ad adattarsi ai freni in carbonio. Questa è una realtà con cui fanno fatica tutti i giovani alla loro prima esperienza con questa tipologia di impianti frenanti. Non è un caso che i primi dieci sono tutti ex piloti di Formula 1, quindi non sarà facile per Michela, anche se ci auguriamo che possa fare presto dei progressi da questo punto di vista".

Non poteva mancare poi una battuta sul ritorno della kermesse bolognese dopo un anno sabbatico. Jarno spera che possa tornare ad essere il punto di riferimento che è sempre stato anche in passato: "Ci auguriamo tutti che il Motor Show possa tornare grande come lo è sempre stato. In generale stiamo vivendo un momento difficile dal punto di vista economico. Ciò non toglie che il Motor Show sia sempre stato un appuntamento storico per l'automobilismo italiano, quindi credo che sia fondamentale esserci un po' per tutti. Non solo per chi espone nei padiglioni, ma anche per i piloti italiani, che oggi fanno abbastanza fatica ad emergere. Quindi mi auguro che questo ritorno al Motor Show possa suscitare nuovamente interesse per i grandi appassionati dell'automobilismo internazionale ed anche italiano".

Infine, tornando all'assenza di una tappa italiana nel calendario della Formula E, la speranza è che la serie possa approdare anche nel nostro paese al più presto: "Io me lo auguro, perché in Italia non può mancare un Gp di una categoria importante come la Formula E. Oggi purtroppo la situazione economica e politica del paese è un po' stagnante, quindi non permette tante cose. Speriamo che questo quadro possa cambiare al più presto possibile".

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