Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

La Jaguar Racing “dovrà migliorarsi sulla distanza”

Diventata già oggi un riferimento in qualifica, secondo il pilota Mitch Evans la scuderia britannica, reduce da un podio nel round del 3 dicembre ad Hong Kong, dovrà lavorare molto in ottica gara per poter meglio capitalizzare.

Mitch Evans, Jaguar Racing

Mitch Evans, Jaguar Racing

Alastair Staley / Motorsport Images

Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Nelson Piquet Jr., Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing, alla sessione autografi
Mitch Evans, Jaguar Racing, alla sessione autografi
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing
Mitch Evans, Jaguar Racing

Ultima tra i costruttori nel Campionato FIA di Formula E 2016-2017, la Jaguar Racing ha cominciato la stagione quattro con il piede giusto. Capace di inserirsi nella Super Pole della seconda giornata cinese, Mitch Evans ha infatti concluso il week end nella top 3 grazie alla squalifica del vincitore dell’ePrix Daniel Abt (Audi Sport ABT Schaeffler). 

 

Ma se già nei test di Valencia la velocità sul giro singolo sembrava confortante, la performance in corsa dovrà essere ancora rafforzata. 

“Specialmente sulla tornata secca siamo molto rapidi, quindi sono soddisfatto sotto questo punto di vista. Direi, in effetti, che siamo uno dei riferimenti, tuttavia resta da lavorare sulla distanza. Ci manca qualcosa. Lo spunto c’è, però non riusciamo a sfruttarlo per l’intero stint”, ha analizzato ad Autosport/Motorsport.com il 23enne neozelandese. 

 

Di qualche decimo rispetto al menzionato Abt, Felix Rosenqvist e a Edoardo Mortara, sul finale di entrambi gli appuntamenti finora disputati non si è mai dimostrato incisivo.

“Audi è forte e Mahindra, tra tutte, pare la più competitiva”, la sua riflessione”. Noi vorremmo essere a quel livello. Dunque se riuscissimo a convertire la rapidità che abbiamo in qualifica, in passo gara, saremmo davvero in ottima forma”. 

Grazie al podio ereditato da Mitch Evans e al quarto posto di Nelson Piquet Jr. il sabato, la Jaguar Racing ha già raggiunto in due ePrix il punteggio ottenuto lo scorso campionato. 

 

“Sul giro siamo lì con i top team, se non meglio, e anche se le nostre aspettative sono leggermente cambiate, vogliamo continuare così. È bello sentire via radio di aver conquistato la P1 o la P2 e di poter lottare. L’anno scorso, pur avendo accumulato parecchie buone tornate, non vedevo risultati. Adesso invece, abbiamo a disposizione un pacchetto competitivo, quindi sono ansioso di scoprire che cosa ci porterà la stagione”, ha infine concluso.

 

 

 

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente La Formula E in India? Non prima del 2019...
Articolo successivo Vergne: “Techeetah lontana dalla forma del 2016-2017”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera