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Il muro della chicane di Valencia fa infuriare i piloti di Formula E

La prima giornata di test pre-stagione è stata caratterizzata da diverse interruzioni per gli incidenti occorsi sul rettilineo di partenza/arrivo che hanno scatenato la rabbia dei protagonisti della serie "full electric".

Luca Filippi, NIO Formula E Team, Jerome D'Ambrosio, Dragon Racing

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Sebastien Buemi, Renault e.Dams
Sebastien Buemi, Renault e.Dams
Sam Bird, DS Virgin Racing
Alexander Sims, Amlin Andretti Formula E Team
Nelson Piquet Jr., Jaguar Racing

La decisione di inserire una chicane sul dritto principale del circuito in versione campionato nazionale iberico del "Ricardo Tormo" non è piaciuta ai piloti, che lunedì hanno partecipato alla giornata inaugurale delle prove in vista dell’inizio del campionato previsto a dicembre in Cina.

L’idea era quella di rallentare le velocità in approccio alla curva 1 e creare un layout più vicino a quello tipico incontrato dalle Formula E, ma in realtà il risultato è stato opposto avendo causato numerosi incidenti.

Molteplici le critiche rivolte. Ad esempio un membro di un team della prima ora ha definito la costruzione in blocchi di cemento e gomme come “mediocre se comparata alle esigenze di un campionato internazionale”, mentre per alcuni piloti si sarebbe dovuto optare per una soluzione più in linea a quelle utilizzate dalla categoria, quindi cordoli inseriti nel fondo e barriere TecPro.

Parlando a Motorsport.com, Sébastien Buemi ha definito la soluzione come “negativa” e “pericolosa”, “meno sicura di ciò che si vede sulle piste di Formula E”, suggerendo in seguito proprio l’utilizzo dei kerb visti in tracciati come Città del Messico.

Lo svizzero ha poi rivelato che la questione era stata sollevata anche durante il briefing prima del test, ma gli organizzatori non erano rimasti sufficientemente persuasi da cambiare il design.

Dal canto suo Sam Bird, una delle vittime della chicane, durante la pausa pranzo e quindi prima del botto aveva definito la S come malfatta.

“Si è voluto replicare una cambio di direzione lento. Ma non credo si sia riusciti. In nessun circuito si passa da un tratto molto veloce ad una chicane. Non voglio polemizzare perché capisco le difficoltà del caso. Comunque non è la sede migliore per provare”, ha sostenuto il driver della DS Virgin, prima di consigliare l’aggiunta di un’altra variante a rettilineo appena iniziato.

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