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Il COVID-19 potrebbe ridimensionare gli obiettivi di Porsche

Zurlinden, capo della divisione Motorsport di Porsche, spiega perché la pausa dovuta alla pandemia da coronavirus possa essere dannosa per la Casa tedesca.

Andre Lotterer, Porsche, Porsche 99x Electric

Andre Lotterer, Porsche, Porsche 99x Electric

Dom Romney / Motorsport Images

La sospensione di 2 mesi del campionato di FIA Formula E 2019/2020 potrebbe portare la Porsche a ridimensionare i suoi obiettivi per la seconda stagione nella serie.

Pascal Zurlinden, capo della divisione Motorsport di Porsche, ha avvertito che la probabile cancellazione delle gare posticipate dall'inizio della crisi per la pandemia da coronavirus avrà un impatto negativo sul futuro del team.

"Quest'anno siamo esordienti e il nostro obiettivo era imparare tutte e caratteristiche di un campionato in cui non è possibile fare test, perché non è certo possibile farli in centro città, quindi nella nostra seconda stagione saremo principianti su molti circuiti".

"Ciò influenzerà sicuramente i nostri obiettivi - ha proseguito Zurlinden - ma stiamo spingendo nella simulazione e cose del genere per essere più forti di prima una volta che torneremo a correre".

Il pilota Porsche, Andre Lotterer, è sulla stessa linea di pensiero di Zurlinden riguardo gli effetti della sospensione di 2 mesi della stagione 2019/2020 di Formula E.

"Il grande svantaggio di questa situazione è che non stiamo imparando le piste. Luoghi come Roma, Parigi, Seul, che saranno tutte in programma la prossima stagione. Saremo ancora esordienti quando andremo su alcune di queste piste nella nostra seconda stagione".

Lotterer, però, ha anche affermato che questa pausa potrebbe anche portare benefici alla Casa tedesca: "Questa situazione, però, ci darà il tempo di affrontare cose che normalmente non sarebbero disponibili se dovessimo concentrarci sui preparativi per le gare. Ora, invece, potremo concentrarci maggiormente sullo sviluppo".

Zurlinden, poi, ha proseguito: "Abbiamo già dimostrato che la nostra auto è davvero competitiva, specialmente con le prestazioni fatte in qualifica. In gara, invece, abbiamo ancora molto da imparare su come utilizzare l'energia".

"Abbiamo avuto alcuni incidenti, nelle corse è normale, ma abbiamo avuto anche alcune penalità perché alcune cose non eravamo riusciti a vederle nei test e abbiamo commesso errori con i software".

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