Frijns: “Una strategia troppo cauta all'inizio”
Il pilota olandese del team Amlin Andretti, “lento” al via, ha perduto potenza e due posizioni all'ultimo giro
Non è stato troppo fortunato l'epilogo della quarta gara assoluta in Formula E di Robin Frijns, coincidente con l'ePrix di Buenos Aires. Il pilota olandese della scuderia Amlin Andretti ha infatti preso il via dalla sesta posizione dello schieramento di partenza. Avrebbe potuto chiudere la corsa argentina nella stessa identica “collocazione” della griglia, ma una perdita di potenza proprio all'ultimo giro ha fatto sì che la monoposto numero 27 a lui affidata non andasse più in là dell'ottavo posto e di quattro punti...
"La strategia adottata sulla mia prima macchina era forse un po' troppo cauta, tanto più che penso che siamo stati eccessivamente lenti proprio in principio di gara", ha raccontato Frijns ai giornalisti in Sud America. “In parole povere, ritengo di essere stato un po' limitato nella potenza, guaio che è stato il problema principale e centrale della prima vettura. Poi, con la seconda auto, c'è stata una Safety-Car per due giri. Ciò ha causato un consumo di energia più alto di quello che avevamo preventivato, con il risultato di danneggiare la batteria perché impiegavamo sempre più potenza a ogni passaggio che io trascorrevo in pista”.
Robin è conscio della matrice dei suoi guai: “Quando mancavano tre giri alla fine della corsa, la temperatura è giunta a 60 o 61 gradi centigradi. In quel range termico, perdevo il controllo della vettura al retrotreno da una curva all'altra, pressoché senza preavviso. Sono arrivato lungo o fuoriuscito dalla traiettoria ideale diverse volte, così anche in quei passaggi ho usato un sacco di energia in più, perché di fatto 'allungavo' il percorso ideale. Gli ultimi tre passaggi della competizione sono stati un disastro, dato che i livelli energetici erano limitati e così la temperatura. Abbiamo molto da imparare da tutto ciò in vista della prossima gara".
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