Frijns spiega l'incidente con Buemi e Di Grassi: "Seb ha frenato tardi ed io non ho potuto fare nulla"
L'olandese ha visto sfumare un piazzamento ormai certo a 2 giri dal termine quando è stato colpito dalla Nissan di Buemi. Frijns ha poi criticato Di Grassi per le dure accuse dopo il contatto.
Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images
L’E-Prix di Sanya ha lasciato Robin Frijns con l’amaro in bocca. Il pilota olandese, infatti, nelle fasi finali di gara si trovava in scia a Lucas Di Grassi ed era un passo dal salire in quinta posizione, ma giunto alla staccata di curva 8 è stato centrato in pieno da un arrembante Sebastien Buemi ed è finito contro l’Audi del brasiliano venendo costretto ad un amaro ritiro.
Frijns si è trovato passeggero sulla propria monoposto ormai priva di controllo una volta subita la tamponata dello svizzero ed ha spiegato la dinamica dell’incidente affermando come sia stato Buemi a mancare completamente il punto di frenata.
“Mi stavo difendendo da Seb quando mancavano due giri al termine ed eravamo arrivati alla staccata di curva 8. Ho frenato normalmente, rispettando il classico punto di staccata, mentre lui ha frenato molto dopo e mi ha colpito bruscamente nel retrotreno”.
“Il retro della mia vettura si è sollevato da terra ed ho bloccato le ruote anteriori, perché avevo soltanto quelle a contatto con l’asfalto, e sono andato a finire contro Lucas. Cosa posso dire? Mi spiace che Di Grassi mi abbia accusato per il contatto, non mi vedo come il responsabile di quanto accaduto”.
Ciò che ha lasciato sconcertato il pilota olandese non è stato tanto l’aver perso dei punti importanti, quanto le accuse rivolte contro di lui da Lucas di Grassi. Il brasiliano, infatti, ha indicato esclusivamente Frijns come unico responsabile del contatto.
“Ho parlato con Seb, voleva vedere le immagini, ma era dispiaciuto per quello che era successo. Tutti commettono degli errori, fa parte delle corse. Purtroppo il risultato della gara non cambierà, ma non mi è piaciuto il modo in cui Di Grassi si è rivolto a me”.
Frijns ha poi analizzato i lati positivi della gara, parlando di un ottimo feeling proveniente dalla vettura e di una strategia azzardata che, alla fine, non ha pagato.
“Prima del contatto tutto stava andando molto bene, sentivo che la mia vettura era la più veloce perché stavo riducendo il distacco dal gruppo di testa. Al contempo stavo anche risparmiando energia e tutto sembrava mettere al meglio”.
“Abbiamo cercato un azzardo anticipando il secondo Attack Mode, ma non ha pagato. Purtroppo oggi avevamo un buon passo, ma non siamo riusciti a prendere punti”.
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