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Villeneuve: “I test estivi inadatti a esprimere i valori”

Jacques, che sarà il più anziano e il meno esperto al via, si dice quasi pronto per la Cina

Jacques Villeneuve, Venturi

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FIA Formula E Championship

Jacques Villeneuve, Venturi
Il casco di Stéphane Sarrazin e Jacques Villeneuve
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Jacques Villeneuve, Venturi

Quando Jacques Villeneuve occuperà un posto sulla griglia di partenza dell'ePrix di Pechino in questo fine settimana, per effettuare il proprio esordio nel Campionato FIA di Formula E, il paradosso sarà evidente a tutti: il pilota più anziano anagraficamente presente sarà allo stesso tempo il meno esperto al via della categoria “full electric” e il più anziano ...

Unitosi alla Venturi per la seconda stagione della innovativa specialità organizzata da Alejandro Agag, l'ex campione del mondo di Formula 1, nonché vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, non ha certo in animo di recitare da comparsa né in Cina, né più avanti nel corso del torneo.

Intervistato da Motorsport.com, il talentuoso franco-canadese ha offerto i suoi punti di vista su dove la squadra monegasca si trova dopo le sei giornate di test pre-campionato e se si aspetta di essere fra i driver da battere nel corso dell'imminente annata in F.E.

Il momento di “nascondersi” e di fare pretattica è finito: in che posizione esatta vi collocate tu e la Venturi?
“È quasi impossibile fare previsioni: in primo luogo, perché durante i test di Donington Park non abbiamo usato le stesse batterie che avremo in corsa. Soltanto la metà di loro erano pronte a fornire una potenza di 170 kiloWatt. Eravamo ancora a 150 kW per la simulazione di gara”.

E qual è l'altro motivo?
"In secondo luogo, c'è il fatto che le prove si sono svolte su una pista che non è simile ai circuiti tipici della Formula E. Avremmo potuto lavorare sulle sezioni lente della pista, come il tornante e la chicane, ed è quello che abbiamo fatto. Non abbiamo lavorato per andare al massimo nelle curve veloci del circuito, quindi siamo stati raramente al massimo del potenziale sul giro. Sarebbe stato inutile…".

Perché andare a tavoletta sarebbe stato “inutile”? Non erano dei test utilissimi?
"Donington è una pista relativamente piatta, fatta di curve veloci e con un lungo rettilineo. Non è affatto rappresentativa dei tipici tracciati della Formula E, che sono piuttosto lenti, irregolari, stretti, tortuosi e circondati da mura di cemento. C'erano automobili veramente veloci, ma su quel circuito specifico. Altrove? Quindi è molto difficile capire a che punto siamo per davvero, noi e gli altri. Credo che alla fine del test siamo andati molto bene in termini di gestione dell'energia. Non abbiamo provato a cercare il 'tempone' sul giro finale, quindi per me sarà una sfida dura in Cina, almeno sotto questo profilo".

Chi vedi come favoriti per il campionato?
"Credo che la e.dams e i driver della ABT Sportsline saranno molto veloci. Vedo queste due squadre come quelle che al momento hanno il propulsore più efficiente di tutto lo schieramento. Tuttavia, abbiamo visto che anche loro si sono imbattuti in alcuni problemi di affidabilità durante i collaudi inglesi”.

Soltanto loro?
"Nelson Piquet jr. è il campione in carica della serie, quindi sarà indubbiamente un rivale difficile in questa stagione. Ha guidato con determinazione lo scorso anno, ed era particolarmente capace in termini di gestione dell'energia. Ha uno stile di guida molto fine, che gli consente di amministrare al meglio i kWh immagazzinati. È una misura, un valore molto accurato, e il driver deve lavorare molto e con intelligenza per non consumare né troppo, né poco. È difficile gestire il consumo energetico, perché non è qualcosa che sia possibile fare automaticamente. La squadra sa sempre ciò che stiamo facendo in pista, lo stesso vale per noi al volante. È abbastanza semplice effettuare il calcolo e capire chi sbaglia...”.

Che cosa pensi di una potenziale gara di Formula E a Montrèal?
"Una corsa lì sarebbe fantastica. Non so quali piani ci siano esattamente in questo momento, ma c'è sempre una buona atmosfera a Montrèal. Gli abitanti di quella città amano il motorsport, per cui ne scaturirebbe un evento incredibile...”.

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