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Verso un calendario più lungo per la serie “full electric”

In una conferenza congiunta Todt-Agag si è parlato di gare da un'ora, due corse in più e della possibilità Parigi

La Formula E cercherà di espandere i propri orizzonti e aumentare di almeno due unità il calendario gare della prossima stagione, compresa la possibilità di un appuntamento per le strade di Parigi. Nel corso di una conferenza stampa congiunta tenuta a Montecarlo alla presenza del Presidente della FIA, Jean Todt, e del CEO della serie, Alejandro Agag, i due manager hanno manifestato il desiderio di vedere il campionato svilupparsi su gare più lunghe, pur con l'impiego di una sola monoposto, e con un datario ampliato rispetto all'assetto attuale.

L'organizzatore spagnolo ha ben chiari in mente i suoi progetti nonché i passi da compiere per far crescere l'allure della Formula E: "Noi vorremmo definire il calendario (della stagione 2015-2016, ndr) nel giro di paio di settimane, in maniera da presentarlo per l'approvazione al Consiglio Mondiale nel mese di luglio. È molto probabile che aggiungeremo due gare ed è ben noto che siamo in attesa di una risposta da Parigi, per poterla includere nel processo di sviluppo. Con la capitale francese per il momento non è ancora fatta, ma le conversazioni sono in corso e vogliamo essere ottimisti, perché speriamo di ottenere una corsa che soddisfi i nostri requisiti. E che sarebbe una gara incredibile, peraltro…". Ad onor del vero, mentre in Scandinavia si riparla di una nuova candidatura di Copenaghen, città orgogliosa del proprio status di "Europe Green Capital", l'unica location pressoché certa di cui si avesse notizia nel paddock era quella di Città del Messico, circolata nei giorni degli ePrix di Miami e Long Beach...

A domanda precisa, Alejandro Agag ha ammesso che l'obiettivo sarebbe quello di mantenere tutte le tappe dell'attuale calendario: "Si può modificare un po' qui e un po' là, ma in linea di principio il piano è quello di rimanere fedele agli appuntamenti 2014-2015”. Nel caso specifico, si dice che Parigi inaugurerebbe la stagione europea, anziché la seconda edizione del campionato, come si era sussurrato in un primo tempo...

Jean Todt, nominato di recente inviato speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, ha invece sottolineato l'importanza di vedere miglioramenti da un punto di vista della tecnologia e ha insistito dicendo che “incursioni” della Formula E in Medio Oriente e in Africa non sono affatto fuori questione. “Né l'uno, né l'altra, sono ancora coperti da un appuntamento, come sappiamo, ma chi dice che qualcosa non possa accadere presto? Il campionato dà una prospettiva nuova al nostro futuro collettivo e, soprattutto, lo dà anche alla nozione stessa di città, in questo momento. Abbiamo bisogno di aggiornare la vettura utilizzata per essere in grado di fare corse della durata di almeno un'ora, e di portare a termine le gare con la stessa macchina con le quali i piloti l'hanno iniziata: sono convinto che lo stato di avanzamento della serie progredirà di pari passo con l'avvento della concorrenza fra costruttori...".

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