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C'è un sedile “full electric” anche per Jon Lancaster?

Il pilota ELMS, già impegnato nella GP2, crede nelle qualità e nel futuro della serie e la paragona alla Formula 1

L'appuntamento conclusivo della Formula E ha offerto allo stesso tempo il pretesto e l'occasione per la visita nel paddock – anzi, nell'eVillage – di numerose e illustri personalità di altre categorie dell'automobilismo, Formula 1 compresa.

A Londra il 27 e 28 giugno si sono infatti intravisti Felipe Massa, pilota della Williams, Felipe Nasr, driver della Sauber nonché ospite della Mahindra Racing, Pedro De La Rosa e Giedo van der Garde, che sappiamo essere in trattative con la NextEV TCR come Oliver Turvey. Fra i giovanissimi, si sono incrociati Nathanaël Berthon, portacolori Lazarus nella GP2, e Jon Lancaster, reduce da un ritorno nella serie cadetta a Silverstone con la Hilmer Motorsportoggi attivo nella European Le Mans Series.

Quest'ultimo, in un'intervista a Noemi Panter del sito d'informazione current-e.com, si è sbilanciato sul suo desiderio di trovare un volante nel campionato “full electric”: "Non è un segreto che io desideri almeno effettuare un test di Formula E per vedere come va. Vorrei entrare a far parte di una delle squadre da corsa che lottano per l'assoluto”, ha affermato il giovane britannico. “Poi, vedremo che cosa si può fare concretamente. Ho parlato con alcuni team per vedere se saremo in grado di mettere insieme qualcosa. Spero soltanto che i sedili non siano attribuiti in maniera frettolosa e acritica come avviene in altri sport motoristici, dove chi paga di più ottiene di più. Alcune squadre sono aperte a pour parler con potenziali piloti. Ho un test quasi confermato, ma spero di riuscire a svolgerne due".

Ma non è tutto: Credo che si debba guardare alla Formula E come un'alternativa seria alla Formula 1", ha soggiunto Jon Lancaster. "È la massima categoria alla quale si possa aspirare, dopo i Gran Premi. Si tratta di una serie per professionisti, in quanto la maggior parte dei piloti è pagata dalle squadre e ci sono altri costruttori in arrivo. È giusto dare alle cose il peso che meritano. La Formula 1 ha le proprie qualità, ma anche la Formula E ha i suoi punti di forza, e non sono pochi. Penso che questa specialità sia destinata a decollare nel breve o medio periodo. Fino a quando la FIA continuerà a farla crescere passo dopo passo, senza provare a correre prima di saper camminare, ritengo che la Formula E possa diventare un campionato di caratura e fama mondiale entro i prossimi cinque anni...”.

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