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Svizzera: entro un anno la prima gara in... circuito?

La Formula E vuole approfittare delle nuove norme sulle auto elettriche per rompere lo storico tabù

Se ciò dovesse accadere davvero, alla Formula E potrebbe essere attribuito presto un grande merito sportivo: restituire alla Svizzera, che le aveva abolite quasi sessant'anni fa in seguito alla terribile strage nella 24 Ore di Le Mans del 1955, la possibilità di organizzare e ospitare competizioni in circuito, di monoposto e no.

L'idea è circolata nei giorni scorsi non soltanto in seguito ai giri dimostrativi compiuti per le vie di Ginevra con una Spark-Renault SRT_01E del campionato dalla lady driver italo-elvetica Simona De Silvestro, ma per il fitto rincorrersi di voci che vorrebbero una tappa della serie internazionale riservata alle vetture elettriche sul suolo della Confederazione già nella stagione 2016-2017, la terza di esistenza in vita della Formula E.

"Saremmo molto lieti di avere l'opportunità di portare la Formula E in territorio svizzero e vorrei ringraziare i nostri partner locali per il loro sostegno forte", ha commentato il promotore Alejandro Agag, carico di ottimismo, ma al tempo stesso convinto che gli sponsor TAG Heuer e Julius Bär possano in qualche modo avere un'importante funzione nel caldeggiare un'applicazione nella rinnovata legislazione con un'azione di lobbying. "Ora lavoreremo sui dettagli della corsa, compresa la selezione della città che ospiterà l'evento", ha concluso il manager spagnolo.

L'ultima gara internazionale in circuito disputata a nord di Chiasso risale al 1954, allorché il Gran Premio di Svizzera di Formula 1 fu ospitato dal parco bernese del Bremgarten, ma la recente decisione del Consiglio di Stato aprire alle auto a propulsione elettrica su proposta del politico ed ex giornalista francofono Fathi Derder potrebbe aprire ben più di uno spiraglio per l'approdo della Formula E nel Paese rossocrociato...

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