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Sarrazin: “Abbiamo sbagliato troppo nei pit-stop”

Dialogando con i fan via Twitter, Stéphane ammette che lui e la Venturi Grand Prix hanno parecchio da imparare

Gli organizzatori del Campionato FIA di Formula E hanno dato l'opportunità agli appassionati della categoria di rivolgere alcune domande via Twitter a Stéphane Sarrazin, che si appresta ad affrontare l'ePrix di Montecarlo da pilota della squadra “di casa”. Ecco i migliori quesiti rivolti al portacolori della Venturi Grand Prix, in seno alla quale affianca il tedesco Nick Heidfeld, e quello che il driver francese ha risposto su sollecitazione del pubblico.

Domanda: Lo scorso fine settimana lei si stava correndo nel WEC, questo week end è in Formula E, ma sta anche sviluppando la World Rally Car della Toyota: come fa ad adattarsi velocemente a una macchina e poi all'altra? (Da John Smith, @Fe_eFan)

"Ci riesco perché lo sto facendo a tempo pieno: le tre vetture sono molto diverse fra loro, quindi non rappresentano un grosso problema. Dopo pochi giri, ho il ritmo necessario a fare bene, ad arrivare al limite: per tutto il tempo, ciò è molto interessante e sto costantemente migliorando la conoscenza dei tre mezzi. Le corse su pista aiutano i rally, e viceversa...".

Domanda: Da quando ha iniziato i primi test con la Formula E, quanto è cambiato il modo di guidare questa macchina (Da Phillipe Boudin, @boudin01)

"La vettura è migliorata molto da quando abbiamo affrontato tutti il test collettivo di Donington: è cambiato il set-up, ma anche l'utilizzo della batteria e le modalità con le quali gestire la potenza".

Domanda: Quale pensa che sia il campionato più competitivo: il Mondiale Endurance o la Formula E? (Da Stéphane Russo, @giants34)

"Si tratta di realtà e di macchine completamente diverse: nel WEC guido un ibrido, non una vettura 'full electric', perché disponiamo anche di normale motore alimentato a carburante; il carico aerodinamico è più alto così come le velocità massime raggiungibili. La Formula E ha gare che si svolgono sui circuiti cittadini, che sono molto impegnativi: la sede stradale è normalmente anche parecchio stretta, con il risultato di rendere le cose in generale e la guida molto difficili".

Domanda: È stata una stagione difficile quella affrontata finora da lei e dalla Venturi. Come mai? (Da Jennifer Crossley, @gp_fsc1)

“Abbiamo avuto un sacco di problemi di affidabilità e commesso alcuni errori durante il pit-stop, quando si è trattato di effettuare il cambio macchina. Potremmo avere molti punti più in campionato, ma tutto ciò ha fatto parte del nostro processo di apprendimento. E, aggiungo, purtroppo. Abbiamo ancora cinque gare da disputare e dobbiamo cercare di finire nel più breve tempo possibile nelle posizioni al top, anche per mostrare il nostro reale livello!".

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