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Prost: “Ho usato troppa energia nel primo stint”

Malgrado le noie di consumo, Nicolas è contento di un sesto posto che lancia la e-dams nella classifica a squadre

Con la gara di Montecarlo, il Campionato FIA di Formula E ha decisamente virato in direzione di Sébastien Buemi. Il pilota svizzero ha vinto la gara di esordio della serie “full electric” sul suolo europeo, ha bissato il successo già ottenuto a Punta del Este nel dicembre 2014 e ha spezzato il sortilegio che nei primi sei round stagionali aveva visto il detentore della pole position sempre privato del successo finale, ma non è stato lui il solo a regalare soddisfazioni all'équipe e-dams Renault.

Nicolas Prost, primo nel relativamente recente ePrix di Miami nonché nel primo turno di prove libere a Monaco, ha infatti disputato una corsa solida, nonostante un calo di energia sulla sua monoposto e ha conquistato i punti preziosi della sesta piazza alle spalle del coéquipier Buemi, Lucas Di Grassi, Nelson Piquet junior, Sam Bird e Jérome D'Ambrosio: grazie anche alla performance dell'erede del tre volte campione del mondo di Formula 1, il team francese ha infatti spalancato dietro di sé un enorme divario nella classifica squadre, con l'inseguitore più vicino (la Audi Sport ABT) che ha ben 45 punti in ritardo...

“Non ho avuto una grande sessione di qualifica e sapevo che sarebbe stata una gara dura scattando dal sesto posto in griglia, ha ammesso il figlio d'arte transalpino, cui va riconosciuta l'abilità di avere evitato il grande botto alla curva di Sainte-Dévote innescato da Daniel Abt e Bruno Senna. “La partenza è stata un po' troppo caotica per i miei gusti, ma nel complesso la corsa è andata bene. Il mio unico problema è venuto dal fatto che stavo usando troppa energia nel corso del primo stint, e non mi è stato possibile compensare questa lacuna o guadagnare terreno con la seconda monoposto. L'importante era comunque portare a casa dei punti. Ci sono riuscito, e ciò significa che sono ancora in lizza per la caccia al titolo piloti. Rendezvous a tutti a Berlino, a questo punto…".

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