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Intervista

Formula E | Porsche spinge per libertà di sviluppo sulle batterie

La Casa tedesca vorrebbe maggiore libertà di azione sulle batterie delle monoposto elettriche in futuro, ma tenendo d'occhio i costi in modo da non esagerare e consentire che ci sia una personalizzazione del mezzo.

Porsche, garage

Foto di: Andreas Beil

Porsche è in trattativa con la Formula E per aprire allo sviluppo delle batterie.

Fin dall'inizio del campionato, questo componente è stato unico per tutti, fornito da Williams Advanced Engineering prima di passare a McLaren Applied per le Gen2, e tornando poi a WAE, che ha vinto l'appalto per le Gen3 a partire dal 2022-23.

Per l'avvento delle nuove macchine da 470 CV, la batteria rimarrà ancora una volta standard, ma Porsche vorrebbe che quest'area potesse essere libera per essere sviluppata dalle Case in futuro.

Il desiderio è multiplo, ma i timori per aumenti di spese pare essere il più grande ostacolo.

Tuttavia, il nuovo capo del motorsport di Porsche, Thomas Laudenbach, ha proposto una via di mezzo assicurando che qualsiasi sviluppo della batteria sia consentito solo entro limiti rigorosi.

"A causa di ragioni di costo, non si è voluto aprire allo sviluppo singolo delle batterie da parte delle Case, per cui lo dobbiamo accettare", ha detto a Motorsport.com.

"Ma dall'altra parte, la batteria è il futuro. Abbiamo già avuto dei colloqui perché vorremmo che questa cosa si potesse fare, ovviamente tenendo tutto sotto controllo".

"Lasciare libertà di sviuluppo non è la strada giusta da percorrere. Quello che non vogliamo è che si spenda una fortuna sfruttando i collaboratori del reparto stradale, cosa che ucciderebbe i piccoli team".

"Basterebbe avere una cella standard, ma lasciando il resto libero, entro certe condizioni limite".

Pascal Wehrlein, Porsche, Porsche 99X elettrico

Pascal Wehrlein, Porsche, Porsche 99X elettrico

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

La Formula E ha annunciato un cost-cap che entrerà in vigore il 1° ottobre 2022, con i Costruttori che avranno a disposizione un budget di 25 milioni di euro per due stagioni di fila da investire in ricerca e sviluppo.

Il discorso sulla libertà della batteria solleva la questione di dove si colloca la Formula E come banco di prova di sviluppo per i marchi.

Mercedes (citando la Formula 1 come un'alternativa più rilevante) e BMW ha di fatto sfruttato questo aspetto come motivazione della loro uscita dal campionato insieme ad Audi.

Dato che il powertrain elettrico è già efficiente al 90%, ad una misura conservativa, questo lascia la batteria come la più grande area di potenziale sviluppo in futuro.

Laudenbach ha continuato: "Vorremmo vedere che la libertà di sviluppo si apra alle batterie, in modo controllato però. Non sto dando la colpa all'organizzazione della Formula E perché è una cosa difficile da fare".

"Stiamo parlando con loro e penso che arriveremo anche a questo punto".

Porsche è attualmente impegnata in Formula E fino alla fine della stagione 2023-24.

Il co-fondatore del campionato, Alejandro Agag, ha specificato: "La libertà è parametrata ai soldi, purtroppo. Più libertà dai, più soldi le squadre devono spendere. Dopo un po', questi finiscono e c'è chi lascia il campionato".

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