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Nelson Piquet jr in Russia da bandiera a bandiera

Il brasiliano del team NextEV TCR, scavalcato il poleman Jean-Éric Vergne al via, non ha più conosciuto rivali

Su un punto, tutti gli osservatori concordano. Nelson Piquet jr è il pilota probabilmente meno loquace del Campionato FIA di Formula E. Parimenti, non si può negare che egli non preferisca i fatti alle parole. Su questo sostrato di principi, ha ottenuto ciò che ci si aspettava da lui per la sua qualità di leader di campionato all'indomani del Berlino ePrix. Il pilota brasiliano ha così conquistato a Mosca una vittoria “flag-to-flag”, cioè senza essere impensierito da nessuno, nel nono appuntamento stagionale della categoria.

Dal secondo posto della griglia di partenza, l'efficace portacolori della scuderia NextEV TCR ha infatti preso il comando quando il poleman Jean-Éric Vergne del team Andretti Autosport si è reso protagonista di un avvio lento al semaforo.

A quel punto, “Nelsinho” si è staccato dagli avversari, che non lo hanno mai impensierito nemmeno in occasione del cambio vettura, e ha portato a ben cinque secondi il proprio vantaggio sul gruppo degli inseguitori a 15 giri dalla fine, prima di decidere di risparmiare l'energia immagazzinata sulla sua grigia Spark-Renault, imponendosi sul traguardo russo per il ben più risicato margine di un paio di secondi. La sua affermazione ricorda quella di due mesi prima a Long Beach, in cui ha anche emulato un record di papà Nelson datato 1980...

A questo punto della stagione, ammonta a una decina di punti il gap in classifica generale che gli avversari saranno chiamati a recuperare nel doppio appuntamento finale di Londra alla fine del mese. Lucas Di Grassi, determinato a gettare nel dimenticatoio la vittoria con squalifica di Berlino, causata in verità soltanto da un'ingenuità del team Audi Sport ABT, si è assicurato il ruolo d'onore, nonostante una batteria al limite del surriscaldamento, dopo aver scavalcato Vergne durante i pit-stop, con il transalpino che ha iniziato il giro finale della corsa virtualmente sul podio, salvo poi concludere “soltanto” in quinta posizione.

Jean-Éric si è infatti reso protagonista di una manovra piuttosto singolare parallelamente a Buemi: lo svizzero della e-dams Renault ha compiuto un accenno di sorpasso all'esterno della chicane e, dopo aver attraversato la via di fuga, è sembrato rallentare per consentire all'ex driver della Toro Rosso in Formula 1 di recuperare la posizione. Quest'ultimo non ha però accennato a riprendersi la piazza, lasciando Sébastien attraversare il traguardo da ultimo occupante del podio, mentre Nick Heidfeld della Venturi Grand Prix capitalizzava a propria volta la situazione di confusione per scavalcare la monoposto del team Andretti Autosport e chiudere quarto.

Sébastien Buemi e il compagno di squadra Nicolas Prost avevano però già movimentato ulteriormente l'ordine d'arrivo, benché la colpa sia totalmente da imputare alla e-dams: l'équipe francese ha commesso un grave errore strategico ai box, considerando 68 secondi anziché un minuto come tempo minimo regolamentare per le operazioni in pit-lane, e il francese figlio d'arte non è andato più in là della nona posizione.

Daniel Abt dell'omonima squadra tedesca si è classificato sesto, davanti alla coppia della Amlin Aguri, Salvador Duran e Antonio Félix Da Costa, con quest'ultimo che ha trascorso la maggior parte della gara imbottigliato dietro il febbricitante Jarno Trulli.

In due diverse occasioni, il portoghese vincitore dell'ePrix di Buenos Aires si è spostato nella parte interna della chicane per scavalcare il pilota e team manager azzurro, ma altrettante volte l'abruzzese gli ha tagliato la strada e recuperato la posizione. Alla fine, il lusitano ha trovato la maniera di scavalcare l'italiano alla curva 3, mentre Trulli perdeva l'alettone posteriore in un contatto con Loic Duval della Dragon Racing, il quale si era trovato suo malgrado bloccato dietro Jarno e la novità Justin Wilson.

Il pilota di Pescara aveva già saltato in precedenza la chicane mentre mentre cercava di contenere l'assalto del britannico della scuderia Andretti Autosport, che ha fatto suo il decimo posto e ha catturato un punto nella sua prova d'esordio in Formula E.

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