Mano pesante FIA sulle qualifiche “allegre” di Miami?

Dell'argomento si è sussurrato nel paddock per tutto il pomeriggio di sabato 14 marzo, ma forse le tempistiche cadenzate della gara e l'aura di novità che la Formula E porta con sé in tutto il mondo hanno tenuto lontano i media da uno dei temi più scottanti del fine settimana di Miami.

Al centro delle polemiche è finita la sessione di qualifica, nel corso della quale i piloti vengono attribuiti per sorteggio a quattro gruppi da cinque driver per affrontare il turno di prove cronometrate, della durata reale di 40 minuti, volto a stabilire la griglia di partenza.

Nella fattispecie è successo praticamente che tutti i conduttori, con eccezione di quelli portati in pista dai team Trulli Formula E e Audi Sport ABT, abbiano trascurato di rispettare la raccomandazione della FIA di effettuare non più di due giri di lancio prima del passaggio a 200 kW con cui dare l'assalto alla pole position.

Sedici piloti, appunto tutti i protagonisti del campionato tranne Jarno Trulli, Vitantonio Liuzzi, Lucas Di Grassi e Daniel Abt, hanno effettuato tre giri di lancio prima della tornata a massima potenza, uno in più del consentito, suscitando le ire dell'Autorità Sportiva Internazionale e delle uniche due compagini che si sono attenute alle regole.

Stando ai bene informati e alle voci del paddock, la FIA si appresterebbe ora a sanzionare i rei della violazione regolamentare con la sottrazione di un jolly (o joker) di batterie a partire dal prossimo appuntamento di Long Beach, in calendario il 4 aprile.

Ciò significa che se la batteria dovesse essere sostituita per necessità su una delle Spark-Renault SRT_01E appartenenti a uno dei piloti non in regola in Florida, egli riceverebbe in California o in uno degli appuntamenti successivi una penalità di 10 posizioni sullo schieramento, venendo duramente penalizzato già alla vigilia della gara. Il tema è caldissimo e non è escluso che in futuro se ne vedano davvero delle belle...