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Formula E: l'introduzione del budget cap slitta al 2023/24?

Così come la Formula 1 anche la Formula E sta valutando l'idea di introdurre un budget cap per tenere sotto controllo le spese, ma l'introduzione non dovrebbe coincidere con l'arrivo delle Gen3 il prossimo anno.

Sam Bird, Jaguar Racing, Jaguar I-TYPE 5, Antonio Felix da Costa, DS Techeetah, DS E-Tense FE21, Norman Nato, Venturi Racing, Silver Arrow 02

Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images

Nello scorso mese di gennaio l’amministratore delegato del campionato, Jamie Reigle, ha dichiarato a Motorsport.com la volontà di introdurre un budget cap in Formula E con l’introduzione del prossimo ciclo regolamentare così da fermare la spesa inefficace.

Questa affermazione nasce dall’analisi dell’aumento dei costi visto in queste sette anni di storia della serie che adesso, almeno per i team più importanti, sfiora i 40 milioni di sterline.

Reigle ha ammesso come l’introduzione di un budget cap fosse in cima nella sua lista di interventi prioritari, ma ha anche sottolineato come sarà difficile che questo possa entrare in vigore con il debutto delle Gen3 nella stagione 2022-23.

Questo perché le squadre che parteciperanno al campionato con il nuovo ciclo di regole hanno già avuto accesso ai dati forniti dalla Williams Advanced Engineering per quel che riguarda la batteria, dalla Spark Racing Technology per quel che riguarda il telaio e dalla Hankook per gli pneumatici ed hanno già iniziato la fase di sviluppo.

Nel corso di una tavola rotonda alla quale ha partecipato anche il presidente della FIA, Jean Todt, il direttore dell'organo di governo di Formula E, Frederic Bertrand, ha espresso quelle che saranno le linee guida per il budget cap.

"Per il momento, le cifre di cui stiamo parlando sono circa 13-15 milioni di euro per le squadre e 20-25 milioni per i costruttori su base biennale, ma ancora dobbiamo discutere su quali voci potranno restare fuori dal budget cap ".

Anche se nulla è ancora deciso, queste dovrebbero seguire il modello di tetto dei costi della Formula 1 introdotto all'inizio del 2021 che non include gli stipendi dei piloti e dei team principal oltre alle spese di logistica per i viaggi.

Todt ha poi aggiunto: “Stiamo lavorando sul budget cap per limitare i costi”.

Quando gli è stato chiesto se con questa misura si riuscirà a porre un freno alla fuga dei costruttori dalla serie il presidente della FIA ha proseguito: “Questo fa parte delle corse. Le Case arrivano e poi se ne vanno, e questo atteggiamento lo si ha ovunque, nei rally come in Formula 1, non solo in Formula 1”.

“Per noi è come se gestissimo un ristorante con un continuo cambio di clienti. L’unica cosa che ci interessa è che siano felici di venire da noi e che possano assaggiare del buon cibo”.

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