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Esclusivo: la TOM'S smentisce l'ingresso in F.E!

Susumu Koumi, grande capo dell'atelier di Tokyo, nega di lavorare a un progetto elettrico per conto della Toyota

Yuichi Nakayama, TOM'S Toyota

Yuichi Nakayama, TOM'S Toyota

Victor Fraile/Getty Images

Da un po' di tempo, nell'eVillage (cioè, nel paddock…) del Campionato FIA di Formula E si respira profumo di Giappone. E non soltanto per l'esibizione affidata, il 23 agosto di quest'anno, a Sakon Yamamoto sulle strade del quartiere centrale di Roppongi Hills a Tokio, che ospita il quartier generale della Fuji Television.

Il sapore di saké e sushi si percepisce per l'ormai, improcrastinabile certezza dell'imminente sbarco di un costruttore nipponico nella categoria “full electric”, là dove sono già presenti ufficialmente Renault, DS e Mahindra, ufficiosamente il gruppo Volkswagen e in procinto di scendere in pista la Jaguar.

Dapprima fonti inglesi e poi un chiacchiericcio sempre più insistente avevano raccontato di uno studio di fattibilità della TOM'S sul progetto non soltanto di un powertrain elettrico, ma di una squadra del Sol Levante che avrebbe trovato la solidarietà di uno storico partner: la Toyota, già coinvolta nella Super Formula, oppure la Lexus, marchio di lusso dello stesso gruppo, attiva nel Super GT, entrambi categorie auto al top nel Paese dei ciliegi.

La Tachi Oiwa Motor Sport venne fondata nel 1974 da Nobuhide Tachi e Kiyoshi Oiwa, da cui l'acronimo TOM'S, per elaborare in senso sportivo vetture del “colosso” jap e si è successivamente espansa in Europa (contea di Norfolk, Gran Bretagna) e Stati Uniti (Ontario, California), impegnandosi in svariate specialità motoristiche, dal Gruppo C degli Sport Prototipi alla Formula 3.

Mentre la Honda avrebbe nicchiato di fronte all'ipotesi di una sbarco in Formula E prospettatole da Alejandro Agag e dalla FIA accanto al WTCC e un impegno Nissan vedrebbe giudicato come un'inutile ridondanza del già consistente impegno dell'ex Régie a fronte della sola presenza della Leaf sul mercato e del recente e clamoroso abbandono dell'impegno nel WEC, la Casa delle ellissi sarebbe la più indicata per affrontare un impegno in Formula E. Non va infatti dimenticato il lancio sul mercato europeo nel settembre 2015 della Mirai, un modello a idrogeno a celle a combustibile, che potrebbe essere pubblicizzato in F.E.

Interpellato dalla redazione di Motorsport.com Italia, dal suo quartier generale di Tokyo il grande capo Susumu Koumi ha però smentito tale ipotesi, per lo meno per quanto riguarda la TOM'S: “Anche se sarei più che felice di rispondere alle vostre domande, non posso farlo: a quanto ne so, non c'è alcun progetto del genere al vaglio. Ovviamente, non è possibile entrare nei dettagli di qualcosa che non esiste. Nessun progetto significa nessuna considerazione tecnica, nessuna valutazione circa i piloti e nessuna opzione per dotarsi di una base europea”.

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