Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

La serie “full electric” rende omaggio agli oceani

Nick Heidfeld, Jean-Éric Vergne e Jérôme D'Ambrosio hanno visitato il museo-acquario attivo a Monaco dal 1889

È pressoché noto a tutti come una volta Eddie Jordan abbia ferocemente descritto la Formula 1 come un “club di piranha”, evidentemente pronti a sbranare il malcapitato che arrivasse loro a tiro. Anche se il Campionato FIA di Formula E al momento da di sé un'immagine molto più soft, per un breve periodo nei giorni del Monaco ePrix essa è diventata un... “club degli squali”.

Il temporaneo soprannome le è stato guadagnato grazie a Nick Heidfeld, Jean-Éric Vergne e Jérôme D'Ambrosio, che hanno fatto visita all'affascinante Museo Oceanografico di Montecarlo e all'annesso acquario, la cui prima fondazione data all'ormai lontano 1889.

I predatori in questione erano piccoli ed elettrizzanti squali leopardo, che sfrecciavano intorno al centro della loro vasca aperta ottenendo un... "massaggio" alla pancia dai piloti lungo il percorso circolare.

Dopo un rapido conteggio delle… dita rimaste, il tedesco, il francese e il belga di origini italiane hanno avuto la possibilità di prendere visione di alcune delle incredibili curiosità che Alberto I, soprannominato il “principe navigatore” e omonimo dell'attuale sovrano regnante, raccolse nei propri viaggi intorno al mondo.

Una ricostruzione del primo sottomarino mai costruito - un'arma cruciale nella guerra di indipendenza americana - ha attirato l'attenzione di Jérôme D'Ambrosio. “Che cosa devo fare per attaccare gli inglesi?”, ha scherzato il portacolori della Dragon Racing mentre stringeva fra le mani la stranissima capsula lignea.

Un riproduzione in scala quasi naturale del laboratorio che sua altezza serenissima aveva costruito sulla propria barca in qualità di esploratore degli oceani a fine Ottocento contiene ancora oggi diverse attrezzature scientifiche dell'epoca, nonché un esemplare della medusa che portò alla scoperta dell'anafilassi.

Oltre a fornire una vista mozzafiato del Principato di Monaco, il tetto dell'istituto è diventato ora la sede di una speciale sezione denominata “Tortoise Island”, in seno alla quale una comunità di tartarughe Sulcata sembra chiamare casa. Donate al Museo Oceanografico di Montecarlo dal governo del Mali, gli animali erano totalmente ignari del trattamento speciale che stavano ricevendo da tre dei migliori piloti della Formula E, quando sono saliti nel loro recinto panoramico a sufficiente portata di mano per venire nutriti di foglie di lattuga e carote.

Il tour dei tre driver del campionato “full electric” è stato completato da una visita all'acquario: una struttura impressionante non soltanto per come è stato progettato, ma anche perché attivo come centro di riabilitazione per le tartarughe ferite e l'allevamento e la riproduzione di pesci rari.

Con molte popolazioni ittiche del Mediterraneo giunte a livelli numerici critici e a rischio d'estinzione, la struttura monegasca svolge infatti un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione circa il delicato equilibrio su cui si fonda la natura che ci circonda e sulla necessità di vivere all'interno dei limiti oggettivi che il pianeta ci dà.

Così come la Formula E si sforza di promuovere la sostenibilità a ogni livello non può non esserci immediatamente stato un reciproco rispetto e un rapporto empatico con la struttura naturalistica di Montecarlo per la sua vocazione alla causa ambientale.

"Questa esperienza è stata qualcosa di molto, molto diverso dal solito", ha continuato Jérôme D'Ambrosio. "Accarezzare i cuccioli di squalo è stata una cosa certamente piacevole e particolare, ma quello che era veramente interessante era conoscere la storia che è dietro il centro di ricerca museale e imparare a conoscere il programma per il reinserimento degli animali e la riproduzione di animali che potrebbero essere in via di estinzione. E questo è qualcosa che mi è piaciuto molto…".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente L'orgoglio di Alberto II e una… carica di beneficenza
Articolo successivo In un filmato il crash di Bruno Senna a Monaco

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera