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Imminente anche il primo ePrix in Giappone?

Alejandro Agag volerà a Tokio in agosto, stimolato da Aguri Suzuki, per trattare la disputa di una gara

Aguri Suzuki con Alejandro Agag, co-fondatore della Formula E Championship

Aguri Suzuki con Alejandro Agag, co-fondatore della Formula E Championship

FIA Formula E Championship

Pedro de la Rosa, Team Aguri
Pedro de la Rosa, Team Aguri
Alejandro Agag, CEO Formula E
Sakon Yamamoto, Amlin Aguri
Aguri Suzuki con Alejandro Agag, co-fondatore della Formula E Championship
Formula E, presentazione a Roma

Alejandro Agag volerà in Giappone nel mese di agosto, al fine di valutare le condizioni utili ad accompagnare il progetto Formula E all'esordio anche nell'arcipelago dell'estremo oriente. Il Paese del Sol Levante ha avuto il più alto indice di ascolto della categoria nelle prime quattro gare del campionato 2014-2015, con un'audience complessiva di oltre 15 milioni di telespettatori.

Il governo nipponico ha recentemente manifestato la volontà di mettere in scena una gara di Formula E e l'imprenditore ed ex politico spagnolo sarà ben lieto di attivare contatti il mese prossimo per cercare di sbarcare nella patria di Honda, Toyota e Nissan.

"Prima di tutto, sappiate che non posso ancora dirvi troppo”, ha dichiarato Alejandro Agag a formulaezone.com. “Confermo però che mi recherò in Giappone in agosto per cercare di ottenere una corsa per il futuro. Ci piacerebbe correre in quel Paese, perché essere lì sarebbe un fatto importante per la Formula E: con le auto elettriche in Giappone sono molto, molto più avanti, così volerò là per cercare di fare in modo che accada tutto ciò che ci aspettiamo", ha detto l'amministratore delegato dell'innovativa specialità.

Le auto elettriche sono sempre più popolari nel Paese dei ciliegi: lo dimostrano dati recentemente pubblicati dalla Nissan secondo cui vi sarebbero più punti di ricarica per veicoli a emissioni zero che stazioni di servizio: 40mila contro 34mila.

La Formula E ha anche una squadra interamente giapponese nella prossima stagione grazie al Team Aguri, che pure ha cessato la collaborazione con la compagnia di assicurazioni britannica Amlin. Il proprietario del team Aguri Suzuki e il pilota Sakon Yamamoto, esordiente nel doppio London ePrix, ritengono in buona sintesi che i costruttori nipponici possano più facilmente entrare nella categoria quando il Giappone sarà completamente coinvolto nella Formula E.

"Questo è il modo con il quale noi giapponesi amiamo affrontare le questioni della vita: viviamo per competere ed è ciò che abbiamo visto anche in altri campionati per molti anni", ha detto l'ex pilota di Formula 1, oggi team principal dell'équipe che porta il suo nome. "Quello che accadrà è che i grandi costruttori entreranno nella categoria in punta di piedi, attraverso silenziosi partner, dopodiché, lentamente, offriranno una presenza sempre più forte in Formula E. La mia sensazione è che ciò possa iniziare ad accadere forse dalla terza stagione…".

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