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Formula E | DS: "Ambizioni alte. Lavoriamo tanto sul software"

Il Direttore di DS Performance, Eugenio Franzetti, ha ammesso che l'obiettivo per il 2023 è quello di vincere sfruttando la conoscenza e la bravura che in passato ha reso il marchio francese uno dei migliori della serie, ma c'è comunque tantissimo da lavorare sulla futuristica e pioniera Gen3.

Presentazione Penske DS09

Foto di: Francesco Corghi

In casa DS Performance sono consapevoli di avere un passato molto importante che peserà al via della stagione 2023 di Formula E, quando il campionato elettrico farà debuttare la nuovissima monoposto Gen3.

Il marchio sportivo francese è uno dei più vincenti fin da quando la serie ha aperto i battenti ormai 8 stagioni fa, per cui anche nel capitolo che si apre fra una decina di giorni a Valencia coi test collettivi prima dell'e-Prix del Messico bisognerà confermare le aspettative.

Non è una strada semplice quella che gli uomini diretti dall'ingegner Eugenio Franzetti, assieme al team Penske Autosport, intraprenderanno, ma presentarsi anche con due Campioni del Mondo come Jean-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne alla guida delle E-Tense FE23 è una dichiarazione d'intenti molto chiara.

Alla presentazione della squadra avvenuta a Satory, Motorsport.com ed altri giornalisti hanno potuto incontrare proprio Franzetti, il quale ha fatto il punto della situazione quando siamo ormai in procinto di accendere i motori.

Eugenio Franzetti, Direttore DS Performance

Eugenio Franzetti, Direttore DS Performance

Photo by: DS Automobiles

I piloti hanno ambizioni altissime, ma il team cosa ne pensa?
"Capisco benissimo i piloti, ma l'ambizione è alta per forza di cose. Non possiamo nasconderci, DS Performance è il marchio che con le Gen2 ha vinto di più e totalizzato il maggior numero di punti. Abbiamo conquistato il titolo piloti per due volte, così come il Costruttori con la vettura di seconda generazione. Abbiamo ingaggiato Vandoorne che è il Campione in carica, quindi è chiaro che partiamo carichi".

Siete molto convinti, dunque...
"Nel motorsport, come nella vita, non si sa mai come potrà andare. Il livello di competizione è elevato, con tante Case presenti. E' chiaro che non ci possiamo e non ci vogliamo nascondere, abbiamo lavorato tanto e lo stiamo facendo ancora su tutta la parte software, che è importantissima dal punto di vista della gestione e delle strategie".

E avete messo assieme due Campioni...
"In un campionato nel quale i piloti contano tantissimo abbiamo confermato Vergne, che è vincente e di famiglia, prendendo poi il Campione del Mondo. Siamo contenti e... caldi!".

Presentazione Penske DS09

Presentazione Penske DS09

Photo by: Francesco Corghi

C'è qualche preoccupazione legata alle nuove gomme?
"Direi che non ci sono grossi dubbi, nel senso che Hankook è il nuovo fornitore, ma tutti i test di sviluppo li abbiamo fatti con esse, dunque sappiamo come adattare la vettura e le famose strategie di software a questi pneumatici. Nel momento in cui queste sono uguali per tutti, ovviamente si tratta di saperle sfruttare al meglio con capacità del pilota, assetto dell'auto e strategia".

Conterà anche parecchio il tipo di asfalto su cui si corre...
"Sì, certamente. In effetti la Formula E è un campionato che va a cercare molto i posti caldi, piuttosto che quelli freddi. Ma il fornitore unico di gomme ha iniziato i test già a luglio e abbiamo raccolto parecchi dati, poi c'è l'esperienza fatta da DS e Penske nelle ultime stagioni. Quest'anno avremo tre gare nuove che rappresenteranno una novità per tutti, quindi lì emergeranno le capacità dei team nello sfruttare al meglio ciò che abbiamo a disposizione".

DS sarà anche fornitore di Maserati: sentite di avere una sorta di derby interno fra voi?
"In realtà no, ma una sorta di gemellanza di base c'è. Abbiamo lavorato assieme nella parte di sviluppo del power-train, ottimizzando le risorse. Ogni team però ha le sue strategie e logiche di software, che vi posso garantire essere fondamentali e decisive. Inoltre ci sono i piloti, con le loro caratteristiche. Fatta questa premessa, ogni marchio ha poi la sua indipendenza in pista e lì emergeranno le capacità dei singoli. Saranno la gara, la pista e il campionato a dire chi è il più bravo".

Jean-Eric Vergne, DS Penske

Jean-Eric Vergne, DS Penske

Photo by: DS Automobiles

A DS mancherà la gara di casa, che in passato era a Parigi...
"Vero, è un aspetto che ovviamente dispiace perché fra l'altro era una bellissima corsa. A questo punto l'attenzione per noi si sposterà in maniera un po' più particolare su Monte Carlo, poi ovviamente le gare europee per DS sono tutte estremamente importanti anche per logiche di mercato".

Siete contenti della transizione fatta dalla Gen2 alla Gen3?
"Chiaramente è un salto importantissimo dal punto di vista tecnologico e merita una fase di apprendistato da parte di tutti. Penso però che dietro alla vettura ci sia un concetto interessantissimo, per cui siamo molto contenti di partecipare ed essere presenti in un momento in cui arrivare un nuovo mezzo così interessante dal punto di vista tecnico e concettuale. Stiamo tutti lavorando sull'elettrico stradale di nuova generazione e queste macchine sono ispiratrici sotto questo aspetto".

Jean-Eric Vergne, DS Penske

Jean-Eric Vergne, DS Penske

Photo by: DS Automobiles

La novità del motore anteriore è fra quelle più interessanti...
"Sì perché si riesce a ricaricare più del 40% dell'energia della gara. E' un circolo magico e virtuoso, un messaggio importante perché quasi metà gara te la sei fatta ricreandoti tu l'energia che ti serviva. E' straordinario! E ciò permette anche di avere batterie più piccole, vetture più leggere e di conseguenza più veloci. In più aggiungiamo kilowatt al motore che genera la potenza, passando a 350kW, per cui a mio parere il progetto è straordinario. Dobbiamo farlo crescere tutti assieme con l'esperienza, ma di base è maturo. Nella prima parte di campionato ognuno farà la sua parte sullo sviluppo, anche delle parti comuni, per poi andare verso mezzi dalle prestazioni sempre più alte".

Le tecnologie della Formula E potranno arrivare un domani anche alla Formula 1?
"Sono due cose completamente diverse, non c'è l'intenzione e nemmeno la volontà di arrivare a ciò. Questa serie sta facendo un percorso di crescita incredibile, è tutt'ora giovane, ma in 9 anni siamo arrivati alla terza generazione di vetture. E' un campionato estremamente visibile ed utile, motivo per cui ci sono tanti Costruttori coinvolti. Questo ci aiuta a fare l'esperienza necessaria per le vetture elettriche del futuro, come l'aspetto del Regen di cui parlavo prima e il rimpicciolimento delle batterie".

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