Doping, due anni di squalifica per Franck Montagny

È una sanzione severa, ma esemplare, quella inflitta a Franck Montagny, comunque già sospeso dalle competizioni sportive a titolo precauzionale, che era risultato positivo in un controllo sanitario a sorpresa per la ricerca di sostanze proibite effettuato all'indomani della gara di Formula E di Putrajaya: due anni di squalifica da ogni competizione automobilistica, oltre alla cancellazione del suo 15esimo posto in classifica ottenuto nell'ePrix disputato in Malesia il 22 novembre scorso.

Lo ha deciso il Comitato Anti-Doping della FIA (ADC), avendo le analisi delle urine del pilota francese rivelato in Asia la presenza evidente di benzoilecgonina, uno dei principali metaboliti della cocaina, con conseguente violazione del'articolo 2.1 del regolamento contro l'uso di prodotti dopanti della Federazione Internazionale dell'Automobile.

Franck Montagny, che ha comunque 21 giorni di tempo dalla notifica della sentenza per inoltrare un ricorso in appello al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, non potrà disputare gare automobilistiche o competizioni agonistiche in genere sino alla data del 23 dicembre 2016.

"Dal momento in cui sono stato sottoposto al controllo sapevo quale sarebbe stato l'esito: ho fatto una sciocchezza e la sto pagando - ammise all'epoca al quotidiano “L'Equipe” il driver transalpino, peraltro ancora fresco del secondo posto nella prova inaugurale della Formula E a Pechino - Come ho ricevuto la lettera della FIA, ho messo subito a conoscenza il team Andretti per il quale stavo correndo, spiegandogli che non avrei potuto continuare la stagione. Questo è il motivo per cui Michael ha urgentemente chiamato Jean-Éric Vergne per la gara di Punta del Este".