Di Grassi: "Mi son detto: ora spingo come un ossesso"

Conservare, anzi, semmai incrementare il vantaggio nella graduatoria di campionato, come impegno da fissare in astratto pre-week end. Eppoi, considerando lo svolgimento concreto del primo Monaco ePrix della storia e guidando in gara, provare a scavalcare il vincitore Sébastien Buemi con un sorpasso mirabolante e resistere agli attacchi feroci e alla rimonta di Nelson Piquet jr.

Non tutte le ciambelle gli sono riuscite con il buco, ma non si può non ammettere che Lucas Di Grassi non abbia meritato la conferma del contratto per la seconda stagione di seguito in seno al team Audi Sport ABT, che gli è arrivata il 7 maggio, con la piazza d'onore di Montecarlo e con un incremento di quattro lunghezze della sua leadership nella classifica generale.

Molte delle decisioni funzionali a questo risultato sono scaturite nella testa e nel casco del pilota brasiliano cammin facendo, anche quando ha tentato una strategia coraggiosa per provare a vincere: "Mi sono convinto all'interno dell'abitacolo e ho chiamato la squadra dicendo: 'occhio, ragazzi: ho intenzione di andare a fare un primo stint molto aggressivo, provando a guadagnare posizioni in pista. Spingerò come un ossesso con la seconda vettura dopodiché vedrò che cosa succede'...", ha spiegato Lucas Di Grassi, che si è presentato in pit-lane per cambiare monoposto Spark-Renault al 24esimo dei 47 giri di corsa e al ritorno in pista si è trovato immediatamente alle spalle del battistrada...