Di Grassi: “La leadership in classifica? La merito tutta”
Il terzo posto in California regala al brasiliano dell'Audi Sport ABT il primo posto in campionato per un punto
Si è fatto un gran parlare della vittoria a Long Beach di “Nelsinho” Piquet, avvenuta sulla stessa pista trentacinque anni dopo la prima affermazione in Formula 1 del quasi omonimo papà con la Brabham-Ford Cosworth. E si è celebrato il primo podio in Formula E di Jean-Éric Vergne, che non ha negato la soddisfazione per l'impresa raggiunta dopo ben tre stagioni di purgatorio in Formula 1 con la Toro Rosso.
Ma c'è un pilota, brasiliano come il dominatore del sesto round stagionale della serie “all electric”, che può gioire più di altri. È Lucas Di Grassi, portacolori del team ABT Sportsline accanto al driver e team manager Daniel Abt sin da inizio stagione, mattatore in California di due dei tre turni di prove libere, il cui piazzamento sull'ultimo gradino del podio ha regalato un ruolo niente male: "Eh, già, è un onore essere di nuovo in testa al campionato...”, racconta sornione il conduttore di San Paolo.
“La storia non si fa né con i 'se', né con i 'ma', tuttavia ricordo che avremmo ottenuto ottimi risultati anche a Buenos Aires e a Miami senza i guasti meccanici che ci hanno penalizzato. Questi ultimi, voglio precisarlo una volta di più, non erano colpa mia o della squadra. Tornare sul podio era il mio obiettivo principale qui, il target minino, anche se è stato il mio quarto piazzamento fra i top three in sei gare. Al di là della leadership nella specialità, sono molto contento perché arrivavo da due risultati difficili..."
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