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Dario Franchitti tester della serie elettrica in TV

Il celebre driver scozzese, ritiratosi dalle corse nel novembre 2013, ha girato a Mosca sulla Spark-Renault

C'è stato un tester d'eccezione (per di più su un tracciato cittadino altamente iconico come quello incastonato fra la Piazza Rossa, il Cremlino e la cattedrale di San Basilio) per la Spark-Renault SRT_01E che dà vita con le sembianze della serie monomarca alla prima edizione del Campionato FIA di Formula E: si è trattato di Dario Franchitti, un cavallo di ritorno dell'automobilismo.

Tre volte vincitore della 500 di Indianapolis, il driver britannico ha rivelato che i suoi istinti competitivi e agonistici hanno ripreso a svegliarsi proprio mentre gli veniva consentito un “provino” nei giorni del Mosca ePrix nelle vesti nuove di commentatore.

Lo scozzese venne costretto al ritiro dalle competizioni in seguito ad un incidente verificatosi a Houston nella IndyCar nel mese di novembre 2013, in cui riportò numerose fratture. Oggi fa parte del team ufficiale di giornalisti televisivi perennemente al seguito del torneo “full electric”. Il sabato mattina, di buon'ora, ha così effettuato un test su una delle macchine della serie organizzata da Alejandro Agag, al termine del quale era raggiante.

“È stato davvero divertente", ha dichiarato il pilota scozzese di origini italiane al settimanale britannico Autosport. “Ovviamente, è stata un'esperienza anche troppo breve. Penso di non aver guidato un'auto da corsa con così tanta rabbia dentro, successivamente al mio incidente, da quando sono salito su una vettura DTM al Festival of Speed di Goodwood lo scorso anno, quando fui letteralmente accecato dalla gioia di essere di nuovo all'interno di un abitacolo...”, ha detto Franchitti.

"Salire su una macchina di Formula E, dopo aver commentato a lungo in televisione le gare della categoria, è stata una bella occasione e anche un'opportunità 'dura e pura' per divertirmi un poco. Ho dovuto per certi versi 'violentarmi' per non prendere la cosa sotto gamba, con faciloneria, perché il mio istinto è stato quello di iniziare a tirare subito!, ha proseguito Dario.

“Al primo giro si pensa… (il pilota ha mimato con le mani, davanti al giornalista della testata inglese, i movimenti delicati di una ruota, ndr), mmm, hmm; al secondo giro, si spinge un po' di più, e poi al passaggio successivo (Dario Franchitti ha iniziato a flettere la schiena, ndr), si pensa: 'no, non ti è permesso: cerca di guidare in maniera gradevole sì, ma anche più lentamente'...".

L'ex driver di monoposto e ruote coperte è stato pieno di elogi per la vettura della Spark Racing Technology e anche per il layout della pista del Mosca ePrix sul quale ha provato il 6 giugno. “È stato tutto molto divertente, un'esperienza che mi ha davvero soddisfatto", ha concluso. "La macchina è una normale auto da corsa, però una monoposto 'vera', genuina, per le sensazioni che dà e per il feedback tecnico che garantisce a chi la conduce...”.

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