Nei test sul circuito di
Issoire, fra i collaudatori della
Formula E ha debuttato
Emmanuel Collard.
L’esperto e velocissimo pilota, soprattutto di Sport Prototipi e GT, è al primo contatto con questa monoposto elettrica: a quale macchina da corsa tradizionale gli è sembrata più simile?
“Sono parecchi anni che non corro più in monoposto – risponde il pilota francese -,
ma ritengo che una Formula E come comportamento equivalga più o meno a una F.3, in quanto il rapporto peso/potenza è simile: è vero che la Formula E è più potente (circa 270 CV), ma è anche molto più pesante (800 kg, pilota incluso)”.
Quali sono le principali differenze che hai notato rispetto alle monoposto classiche?
“Il feeling al volante è veramente buono, da autentica monoposto. Lo sterzo è abbastanza pesante, si sente il peso dell’auto e anche il carico aerodinamico sull’avantreno. La sola stranezza è l’assenza del rumore del motore, un’assenza che disturba parecchio all’inizio, ma alla quale ci si abitua in fretta”.
Il cambio è un normale semiautomatico a cinque marce con paddles al volante...
“Sì, ed è impressionante. Anche perché, data la silenziosità del motore elettrico, si sente perfino il rumore del passaggio di rapporto”.
Per quanto riguarda i freni, è previsto un sistema di recupero dell’energia?
“La frenata, grazie ai dischi in carbonio, ha un buon attacco, la decelerazione è valida ed effettivamente è previsto un sistema di recupero dell’energia in frenata, un KERS per economizzare un po’ le batterie durante le gare, ma non l’ho ancora utilizzato. Ci sono dei comandi appositi sul volante e il pilota dovrà usarli durante la gara. Fra i sistemi che non ho ancora provato c’è anche il push to pass: in effetti siamo qui solo per provare vari tipi di pneumatici Michelin e seguiamo dunque un metodo di collaudo specifico, che non prevede lo sfruttamento della massima potenza del motore”.
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