Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Carlos Tavares porta il marchio DS sulle piste?

Il Gruppo PSA si appresterebbe ad entrare nella serie “tutta elettrica” in partnership con l'inglese Virgin Racing

Se la BMW tentenna per motivi di marketing e la Volvo ancora soppesa il budget necessario all'operazione, c'è un altro importante costruttore europeo pronto a imbarcarsi nell'avventura del Campionato FIA di Formula E, la prima categoria interamente elettrica e di respiro internazionale nella storia del motorsport.

Si tratta del gruppo PSA Peugeot Citroën, peraltro attualmente già molto impegnato nello sfaccettato universo delle corse automobilistiche: con il Marchio del Leone attivo nei Rally-Raid e con la Casa della cuspide partecipante al WTCC (Campionato del Mondo Vetture Turismo) e al WRC (World Rally Championship) fra le ruote coperte, il brand utilizzato per lo sbarco nelle competizioni monoposto “all electric” sarebbe quello DS, che nelle intenzioni dell'azienda e dei nuovi azionisti (lo Stato francese e la cinese la cinese Dongfeng) dovrà invadere il segmento premium dei mercati, rappresentando il top del lusso in salsa transalpina.

Carlos Tavares, gran capo del gruppo d'Oltralpe, lo ha confermato al quotidiano sportivo francese “L'Équipe” nell'edizione in edicola il 5 maggio: in un'intervista sul tema, il manager (grande appassionato di motorsport e al lavoro in Renault sino al febbraio 2014, ai tempi della decisione di lanciarsi nell'avventura Formula E) ha lasciato intendere che non dovrebbe passare molto tempo prima che un accordo con un “partner già presente” nella specialità venga firmato.

Le voci più accreditate parlano di una collaborazione della DS con la Virgin Racing Engineering, emanazione tecnologica della quasi omonima scuderia appartenente al magnate Richard Branson che fa correre Sam Bird e Jaime Alguersuari. Grazie all’impegno di tutti i dipendenti, nel 2014 il sodalizio d'Oltralpe ha ottenuto risultati migliori delle previsioni e sono stati raggiunti due dei tre obiettivi previsti dal piano “Back in the Race”, il programma di rilancio delle attività globali del costruttore, il cui nome strizza curiosamente l'occhiolino allo sport.

Yves Matton, responsabile del dipartimento competizioni della Citroën Racing nel Campionato del Mondo Rally, al settimanale britannico “Autosport” ha dichiarato: "È uscito un articolo su un giornale, di recente, secondo cui Carlos Tavares avrebbe affermato che il Gruppo PSA ha un certo interesse per la Formula E. La verità è che proprio in questi giorni siamo di fronte alle scelte definitive riguardanti le future discipline del motorsport che meglio si attagliano ai nostri marchi (Peugeot, Citroën e DS, ndr), in maniera da individuare la combinazione migliore. La Formula E potrebbe essere una di queste discipline, ma nulla è ancora deciso...”.

Durante la seconda stagione della Formula E, lo zoccolo duro di “veri” costruttori coinvolti e pronti a scontrarsi con il gruppo Peugeot-Citroën-DS (Audi, Mahindra, Renault, Venturi, ad esempio) dovrebbe rendere tecnicamente molto interessante la sfida, soprattutto perché ai soggetti coinvolti converrà iniziare il lavoro proprio nella prima stagione in cui saranno consentite modifiche significative: si partirà dal powertrain nel torneo 2015-2016, cui seguiranno le batterie l'anno seguente e la macchina completa nel 2018).

"Stiamo parlando con diverse case automobilistiche, come lo è la maggior parte dei team", ha detto un portavoce della Virgin Racing che ha scelto l'anonimato. "Siamo fiduciosi di un accordo che ci procuri una partnership importante per la nostra seconda stagione nella Formula E, ma è davvero troppo presto per dire qualcosa di definitivo...”.

Ma qual è l'attuale background elettrico e sportivo della Citroën? Il costruttore francese GreenGT, che punta a competere nella 24 Ore di Le Mans con una vettura da corsa alimentata a celle di combustibile a idrogeno siglata H2, ha realizzato la Survolt completamente elettrica. Raggiunge una velocità massima di 240 chilometri orari e scatta da 0 a 100 km/h in meno di cinque secondi grazie, ad una batteria da 31 kWh che le garantisce un'autonomia di circa 200 km.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Il cambio vettura in gara non convince ancora la BMW
Articolo successivo Sarrazin: “Abbiamo sbagliato troppo nei pit-stop”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera