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Intervista

Formula E | Andretti: "Si possono spendere meno di 13 milioni"

In Andretti Autosport sono convinti che si poteva stare tranquillamente in un Cost Cap più basso per fare la Formula E, la quale introdurrà un tetto di spese pari a 13 milioni di euro.

Oliver Askew, Andretti Motorsport, BMW iFE.21

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Durante il suo mandato come AD della serie, Jamie Reigle ha voluto maggiori restrizioni finanziarie come priorità in risposta alla pandemia e a tre Case che lasciano.

Approvato durante l'ultima riunione del Consiglio Mondiale FIA, dal 1° ottobre 2022 le squadre saranno autorizzate a spendere 13 milioni di euro a stagione.

Questo aumenterà a 15 milioni di euro per la stagione 2024-25, esclusi gli stipendi dei piloti.

Nel frattempo, i Costruttori dei motori hanno a disposizione un limite di 25 milioni di euro per due stagioni consecutive, destinati a coprire ricerca e sviluppo, il che significa che un team avrà un totale di 51 milioni di euro da spendere in due anni.

Secondo Roger Griffiths, team principal della Andretti Autosport - che correrà da sola dopo l'abbandono di BMW, ha calcolato che sarebbe stata sufficiente una cifra sotto i 13 milioni di euro.

"Dipende, ovviamente, dalle dimensioni della tua azienda e quanto sia difficile questa sfida per intraprenderla", spiega Griffiths a Motorsport.com.

"Noi siamo un'organizzazione abbastanza modesta, non abbiamo una spese generali particolarmente significative, quindi è una cifra nella quale stiamo dentro tranquillamente".

"Potenzialmente avremmo anche potuto spenderne meno, oppure includere i piloti nei 13 milioni di euro".

Jake Dennis, Andretti Motorsport, BMW iFE.21

Jake Dennis, Andretti Motorsport, BMW iFE.21

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Ogni programma di Andretti Autosport è finanziariamente indipendente, in modo che la IndyCar non debba sostenere la Formula E o viceversa.

"In Andretti abbiamo due fonti di reddito: una è la sponsorizzazione e l'altra sono i premi in denaro. Gestiamo il nostro programma come un vero e proprio business".

"Non abbiamo un gruppo di investitori che stacca assegni ogni anno per coprire eventuali perdite che possiamo avere. Dobbiamo averli, i soldi".

"Se abbiamo bisogno di 10 milioni di euro per correre, allora è quello che spenderemo. Se non possiamo, non ha senso spenderne 13, altrimenti avremo un buco nel bilancio".

"Andretti è un business. Se andiamo in rosso, finiremo velocemente fuori dalle corse automobilistiche. Non possiamo fare nulla che metta a repentaglio la longevità dell'azienda".

Ma per quanto riguarda i limiti dei Costruttori, Griffiths ha sottolineato che il limite di spesa imposto ha poco a che fare con i nuovi regolamenti Gen3, poiché lo sviluppo delle nuove macchine da 470 CV è già ben avviato.

Questo diverrebbe valido solo dal secondo anno di omologazione del powertrain, a partire dal 2024-25.

"La maggior parte del denaro stanziato per le Stagioni 9 e 10 è stato probabilmente speso con le prime attività di ricerca e sviluppo, per cui non penso che il discorso dei soldi limite varrà subito".

Andretti Autosport ha formato una partnership con la società di contabilità Crowe UK per garantire la conformità con i nuovi regolamenti.

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