Agag: “La California patria della nostra rivoluzione”
Il promoter della Formula E rende omaggio al territorio USA più incline alla mobilità elettrica e all'innovazione
Sede di aziende come Tesla, Google e Apple, la California può essere assimilata più a un enorme incubatore di sviluppo tecnologico che a uno degli Stati federati agli USA. Con la gara di Formula E organizzata a Long Beach, a una trentina di chilometri dal centro storico di Los Angeles, il promotore Alejandro Agag ha avuto occasione di riflettere pubblicamente sull'importanza della mobilità elettrica in quest'area di mondo che si affaccia sull'oceano Pacifico ed è costantemente proiettata nell'avvenire...
Parlando durante la conferenza stampa che precedeva la prima gara automobilistica completamente ad emissioni zero mai messa in calendario nella città statunitense, l'imprenditore ed ex politico spagnolo si è sperticato in lodi per il territorio amministrato dalla “piccola” capitale Sacramento e dal 2011 dal governatore democratico Jerry Brown: "La California è davvero il luogo dove la rivoluzione globale è iniziata e continuerà. Qui avete aziende come Tesla e altre, ma non è soltanto un posto in cui si attua una riqualificazione e la valorizzazione dei veicoli elettrici. È molto di più. Questo Stato porta davvero con sé i germi di una rivoluzione tecnologica permanente".
Alejandro Agag, che ha operato un confronto tra lo sviluppo dei veicoli elettrici di oggi, parallelamente ai miglioramenti delle batterie, e le prestazioni dei moderni smartphone, ha raccontato la sua recente visita al Computer History Museum della Silicon Valley, di cui è stato ospite. "Pochi giorni fa ho avuto la possibilità di andare al Museo di Storia dei Computer e ho visto un calcolatore enorme, che costava 10 milioni di dollari circa quarant'anni fa e aveva una capacità di 64 Mbytes. Oggi il vostro telefono cellulare è molto più 'smart' di quell'oggetto ed è anche notevolmente più piccolo! Qualcuno ha trovato il modo di memorizzare più informazioni e rendere fisicamente ancora più piccoli questi dispositivi. I problemi con cui abbiamo a che fare con le auto elettriche da corsa sono molto simili, perché abbiamo la necessità di immagazzinare sempre più energia in una batteria possibilmente più piccola. E c'è un'alta probabilità che questo genere di sviluppi continui ad essere fatto in California...".
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