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A Monaco c'è solo Buemi da bandiera a bandiera

Lo svizzero della e-dams, già vincitore a Punta del Este, converte la pole position in vittoria su Di Grassi e Piquet jr

Coloro i quali avevano pronosticato una gara senza scossoni ai vertici, pressoché fotocopia dello schieramento di partenza in ragione della difficoltà di superare gli avversari sull'inedito tracciato corto di Montecarlo, sono stati facili profeti. Sébastien Buemi, la cui pole position era stata confermata dalla giuria al contrario di quanto avvenuto a Long Beach, ha convertito facilmente la partenza al palo della vigilia in una vittoria ottenuta al comando dal primo all'ultimo giro. Non soltanto: l'ex pilota svizzero di Formula 1 della e-dams è il primo ad essersi assicurato una seconda vittoria in campionato dopo il suo exploit a Punta del Este nel dicembre 2014.

Sul traguardo, il pupillo di Jean-Paul Driot e Alain Prost ha preceduto gli arcirivali e connazionali Lucas Di Grassi (Audi Sport ABT) e Nelson Piquet Jr. (NextEV TCR), già battistrada nella classifica a punti della Formula E prima del fine settimana monegasco, che avevano avuto occasione di battibeccare al termine delle qualifiche in seguito a un'incomprensione fra loro, per usare un eufemismo, alla curva della Rascasse quando il figlio del tre volte campione del mondo cercava di ottenere il tempo.

L'avvio della corsa monegasca è stato in ogni caso segnato da due incidenti al primo giro. Jean-Éric Vergne ha colpito il retrotreno della monoposto Andretti Autosport del compagno di squadra Scott Speed quando entrambi si stavano avvicinando alla prima curva: Jaime Alguersuari, partito 17esimo con la monoposto della Virgin Racing dopo aver ricevuto una penalizzazione in griglia per il cambio del RESS, è sopraggiunto e li ha urtati, danneggiato la sospensione in maniera tale da doversi ritirare sul posto.

Nella tornata successiva, è stato invece Daniel Abt, impegnato in un testa a testa con battagliando con Nicolas Prost (e-dams)ad arrivare lungo alla curva di Sainte Devote e a colpire il muretto di protezione in uscita. Bruno Senna, incolpevole protagonista del crash con la macchina della Mahindra Racing, si è trovato senza un posto dove andare ed è letteralmente decollato sulla Spark-Renault del tedesco, venendo proiettato in aria e fortunatamente ricadendo senza capottare.

La Safety-Car è stato chiamata a quel punto in pista dalla Direzione Gara e lì è rimasta per quattro passaggi, utili a ripulire il nastro d'asfalto, mentre molti piloti approfittavano della “caution” per compiere riparazioni delle carrozzerie ai box e controllare i danni causati dai detriti. Il sinistro ha ricordato ai più quello della Tyrrell-Ford di Derek Daly, che si era notevolmente sollevata da terra al via del Gran Premio di Formula 1 del 1980...

Mentre la corsa riprendeva più o meno tranquillamente, il leader del campionato Lucas Di Grassi ha provato una strategia alternativa che gli consentisse di trasformare la piazza d'onore del momento in una leadership. Si è infatti presentato in pit-lane per cambiare monoposto Spark-Renault al 24esimo dei 47 giri di corsa, mentre il leader della corsa Buemi è stato uno degli ultimi tre piloti ad entrare ai box, quando si è fermato due passaggi più tardi.

Sébastien si è trovato sul circuito appena davanti alla vettura del brasiliano, che ha cercato di scavalcarlo al tornante che immette sulla chicane del porto del circuito abitualmente usato dalla Formula 1, ma il suo tentativo di approfittare dei freni apparentemente non ancora in temperatura dello svizzero si è rivelato infruttuoso e Buemi ha tenuto saldamente una linea interna, conservando una leadership che a partire da quel momento nessuno avrebbe più messo davvero in discussione.

Nelson Piquet jr ha approfittato del FanBoost ricevuto online dal pubblico per scavalcare Jérome D'Ambrosio della Dragon Racing per la terza posizione già al quinto giro, dopodiché si è preoccupato di salvaguardare la carica della batteria ed è stato tra gli ultimi a rientrare ai box per il cambio macchina, segnatamente al 26esimo giro.

A quel punto, il figlio d'arte brasiliano della NextEV TCR si è prodotto in una super rimonta in pista su Di Grassi e ha anche compiuto un vano tentativo di sorpassarlo alla 42esima tornata, ma l'alfiere del team Audi Sport ABT ha resistito e le posizioni a quel punto si sono pressoché congelate. Del resto, fra Lucas e “Nelsinho” c'era in ballo la classifica di campionato e nessuno voleva più rischiare. Resta però il fatto che oggi il primo ha aumentato da una a quattro le lunghezze di vantaggio sul secondo (93 a 89) e che il vincitore del Monaco ePrix, cioè Sébastien Buemi, si è portato loro sotto e ora è a quota 83 punti...

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