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La FIA chiarisce la regola sul cambio della vettura

Dopo la rimozione del tempo minimo di passaggio alla seconda auto in occasione dell’ePrix di Santiago e l’episodio capitato al box Techeetah in Messico, i team hanno richiesto spiegazioni...

Sam Bird, DS Virgin Racing, Alex Lynn, DS Virgin Racing, nel garage

Alastair Staley / Motorsport Images

Alla vigilia del week end di Punta del Este e a seguito dell’investimento di un meccanico da parte di André Lotterer mentre stava uscendo dal box nel corso del round messicano del Campionato FIA di Formula E, la Federazione Internazionale dell'Automobile ha deciso sottolineare alcuni aspetti della nuova procedura. 

 

“I piloti devono essere legati in maniera adeguata con le cinture al sedile ogni qualvolta la monoposto è in movimento”, si legge sulla nota. “È proibito slegarsi quando si è ancora in marcia o rimuovere il volante. Allo stesso modo, è vietato allacciare le cinture prima che il driver sia nell’abitacolo e attivare la tensione delle stesse su entrambe le spalle prima che sia del tutto assicurato”.

A ciò la FIA ha aggiunto un punto al Codice Sportivo Internazionale, in virtù del quale d’ora in avanti i Commissari Sportivi di gara potranno investigare e punire incidenti avvenuti nella gara precedente. 

“Penso che la storia del tempo minimo dei pit-stop e delle cinture sia sfuggita un po’ di mano e abbia stancato”, si è lamentato Sam Birddella DS Virgin Racing. “C’era una sola e semplice soluzione, ma non è stata applicata. È frustrante perché il nostro campionato dovrebbe basarsi sull’innovazione tecnologica ed invece siamo ancora parlando di vecchie questioni”.

“L’ho sempre dichiarato e ripetuto anche in Messico quando in Audi abbiamo fatto un buon lavoro al momento del passaggio alla seconda macchina. Personalmente sono a favore dell’altra metodologia in quanto era più sicura. A mio avviso non c’era bisogno di intervenire su questo fronte, tuttavia dobbiamo accettare ciò che è stato stabilito”, ha infine sostenuto Daniel Abt.

Informazione aggiuntive di Stuart Codling

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