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Felix Da Costa e la BMW aprono l'era Gen2, ma ringraziano le penalità alle DS Techeetah

Vergne e Lotterer sembravano avere in pugno la gara di Ad Diriyah, ma poi sono incappati entrambi in un drive through poco chiaro, che ha spianato la strada al portoghese della Andretti Autosport.

Antonio Felix da Costa, BMW I Andretti Motorsports, BMW iFE.18

Antonio Felix da Costa, BMW I Andretti Motorsports, BMW iFE.18

Alastair Staley / Motorsport Images

In molti indicavano le BMW delle Andretti Autosport come favorite per quello che aveva mostrato nei test invernali e bisogna dire che la Casa bavarese non poteva trovare un modo migliore per presentarsi sul palcoscenico della Formula E, che oggi ad Ad Diriyah ha portato al debutto le monoposto della Gen2.

Dopo aver firmato la pole position, Antonio Felix Da Costa si è portato a casa anche la vittoria, ma va detto che sull'esito finale della corsa ha avuto un peso importante la doppia penalità imposta ai due piloti della DS Techeetah, ovvero Jean-Eric Vergne ed Andre Lotterer, che occupavano la prima e la seconda posizione quando sono stati richiamati per un drive through.

Il campione in carica, infatti, si era reso autore di una rimonta strepitosa dal quinto posto in griglia, con una serie di sorpassi davvero aggressivi, compreso quello ai danni di Felix Da Costa all'esterno del rettilineo di partenza. E non era stato da meno neanche il suo compagno di squadra Lotterer, che si era appena portato in seconda posizione quando è arrivata la doccia fredda di questa doppia penalità, rimediata per una questione tecnica non specificata dalla FIA (le squadre stesse alla fine della gara non sapevano spiegare il perché, anche se sembra che abbiano ricaricato troppa potenza durante il re-gen).  

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A questo punto, quando mancavano poco più di dieci dei 45 minuti previsti al termine, Felix Da Costa sembrava avere ormai la strada spianata verso la vittoria, con un grande vantaggio sugli inseguitori, ma a ravvivare la corsa ci ha pensato l'ingresso della Safety Car, quando José Maria Lopez ha mandato in fumo le speranze di portarsi a casa un podio danneggiando la sospensione posteriore sinistra della sua Dragon.

Felix Da Costa si è visto quindi azzerare un margine di circa una decina di secondi sulla Mahindra di Jerome D'Ambrosio, ma la minaccia più concreta era ancora Vergne, che nel frattempo era risalito fino al terzo posto. Alla ripartenza, avvenuta a circa tre minuti dal termine, il francese non si è fatto pregare e si è sbarazzato subito del belga della Mahindra, sfruttando anche l'Attack Mode.

Ma JEV non si è accontentato ed ha provato ad andare a prendere anche Felix Da Costa, che per difendersi ha utilizzato anche il Fan Boost all'ultimo giro, presentandosi sotto alla bandiera a scacchi con un margine di appena quattro decimi sul campione del mondo in carica.

Sul gradino più basso del podio è salito invece D'Ambrosio, che dopo la ripartenza ha amministrato molto bene la sua posizione, mentre alle sue spalle è stata davvero accesissima la battaglia per la "medaglia di legno" che ha visto opposti Mitch Evans e Lotterer, con tanto di ruotate, nella quale alla fine a spuntarla è stato il pilota della Jaguar.

Dopo un ottimo avvio, che lo aveva visto addirittura secondo nelle prime fasi della corsa, è andato in calando invece l'ex campione Sebastien Buemi, alla fine sesto con la Nissan della e-Dams, davanti al compagno di squadra Oliver Rowland. Dopo le penalità rimediate in qualifica, hanno regalato invece una bella rimonta le due Audi, che hanno chiuso ottava e nona con Daniel Abt e Lucas di Grassi. A completare la top 10 troviamo invece l'altra Jaguar di Nelson Piquet Jr.

Peccato anche per Felipe Massa, incappato anche lui in una penalità non troppo chiara come i due della Techeetah. L'ex pilota della Ferrari era risalito fino all'ottavo posto con la sua Venturi, ma alla fine si è dovuto accontentare del 14esimo posto finale, davanti ad un Tom Dillmann che si era visto arretrare all'ultimo posto in griglia dopo aver firmato la prima fila per aver utilizzato la potenza di 250 kW per due giri in qualifica contro il solo concesso.

Deludente anche il debutto di Stoffel Vandoorne e della HWA: l'ex pilota della McLaren in Formula 1 era tra i primi in griglia, ma è arretrato sempre di più, fino a chiudere addirittura 17esimo. 

 
Cla   # Pilota Team Giri Tempo Distacco km/h Ritirato Punti
1   28 Portugal António Félix Da Costa United States Andretti Autosport 33         25
2   25 France Jean-Éric Vergne China Techeetah 33 0.462       18
3   64 Belgium Jérôme D'Ambrosio India Mahindra Racing 33 4.033       15
4   20 New Zealand Mitch Evans United Kingdom Jaguar Racing 33 5.383       12
5   36 Germany André Lotterer China Techeetah 33 5.579       10
6   23 Switzerland Sébastien Buemi France DAMS 33 6.625       8
7   22 United Kingdom Oliver Rowland France DAMS 33 9.105       6
8   66 Germany Daniel Abt Germany Audi Sport Team ABT 33 9.819       4
9   11 Brazil Lucas Di Grassi Germany Audi Sport Team ABT 33 10.936       2
10   3 Brazil Nelson Piquet Jr. United Kingdom Jaguar Racing 33 11.564       1
11   2 United Kingdom Sam Bird United Kingdom Virgin Racing 33 11.747        
12   4 Netherlands Robin Frijns United Kingdom Virgin Racing 33 12.189        
13   16 United Kingdom Oliver Turvey China NIO Formula E Team 33 13.104        
14   19 Brazil Felipe Massa Monaco Venturi 33 13.610        
15   8 France Tom Dillmann China NIO Formula E Team 33 14.273        
16   6 Germany Maximilian Gunther United States Dragon Racing 33 16.161        
17   5 Belgium Stoffel Vandoorne HWA Racelab 33 20.013        
18   27 United Kingdom Alexander Sims United States Andretti Autosport 33 47.712        
19   48 Italy Edoardo Mortara Monaco Venturi 32 1 L        
20 dnf 7 Argentina José María López United States Dragon Racing 25 7 L     Retirement  
21 dnf 17 United Kingdom Gary Paffett HWA Racelab 9 23 L        

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