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FE | Vandoorne: 24" di penalità scatenati da un guasto elettrico

Il campione del mondo in carica della Formula E è stato frenato da un guasto elettrico a Diriyah che non gli ha consentito di usare le funzioni del volante e l'Attack Mode: per questo ha preso 24" di penalità.

Stoffel Vandoorne, DS Penske

Foto di: Andreas Beil

Per Stoffel Vandoorne l'E-Prix di Diriyah non è certo stato dei più semplici. Un guasto all'elettronica nella giornata di sabato, quando è stata svolta la seconda manche di gara, gli ha fatto perdere punti e prendere una penalità.

Al termine dell'E-Prix, il pilota del team DS Penske è stato penalizzato di 24 secondi da aggiungere al suo tempo complessivo di gara per non aver utilizzato i due Attack Mode a sua disposizione. Il belga sembrava poter portare a casa punti, ma poi un attacco di Dan Ticktum arrivato nelle ultime fasi della gara lo ha tagliato fuori.

Il sorpasso di Ticktum è stato possibile anche attraverso il mancato utilizzo dei due Attack Mode. Poi, una volta finita la gara, ecco la penalità di 24 secondi come prevede il regolamento sportivo.

Alla fine del weekend di gara il campione del mondo in carica della serie ha spiegato per quale motivo non abbia utilizzato gli Attack Mode a sua disposizione. A inizio gara la sua monoposto ha avuto un problema elettrico che gli ha impedito di parlare alla radio e di selezionare l'attivazione della modalità d'attacco.

"Quanto mi è accaduto è piuttosto semplice. Dopo 5 giri sul cruscotto non vedevo più nulla. Si era spento. E tutte le funzioni del volante hanno smesso di andare", ha dichiarato Vandoorne a Motorsport.com.

Stoffel Vandoorne, DS Penske, DS E-Tense FE23

Stoffel Vandoorne, DS Penske, DS E-Tense FE23

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

"Semplicemente non riuscivo ad attivarlo. Non sentivo più nulla. A quel punto ho provato a utilizzare la procedura necessaria, ma sapevo che sarei stato squalificato. Non sapevo quanta energia avessi. Non riuscivo a vedere nulla. Quindi sì, posso dire che è stata una giornata di merda".

A fine gara l'ex pilota di Formula 1 ha capito di avere un 4% in più di energia rispetto agli avversari. Questo denota come il pacchetto vettura realizzato da DS Penske sia molto buona, ma Vandoorne ha anche ammesso di essere preoccupato dalla tendenza che vede in calo le prestazioni della vettura tra le libere e le qualifiche.

"C'è una tendenza abbastanza chiara in cui, per qualche motivo, siamo veloci nelle prove libere ma non riusciamo a convertirla in un buon risultato in qualifica. Ok, forse sabato è andata un po' meglio per me, ma sono riuscito a entrare nei duelli per la prima volta quest'anno. Siamo ancora troppo lontani".

"Ci sono sicuramente delle cose che dobbiamo capire per migliorare la situazione. La gara è difficile da giudicare, voglio dire, le Porsche sembrano ovviamente molto forti, ma poi penso che dopo ci sia un livellamento delle prestazioni. Siamo molto bravi a gestire l'energia, ma fino a ora non siamo riusciti a sfruttarla e oggi non avevo nulla che funzionasse".

"A quando pare avevo ancora il 3-4% di energia rispetto agli avversari. Ma non chiedetemi come!", ha concluso Vandoorne.

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