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Di Grassi: “Non è stato così facile come sembrerebbe...”

Il successo nell’ePrix di Long Beach ha il sapore della rivalsa per Lucas, che in Messico era stato escluso di classifica: una vittoria costruita dal secondo posto iniziale, con metodo e freddezza.

Il vincitore, Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

Il vincitore, Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

James Holland

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Il casco di Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Terzo posto,  Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Daniel Abt, Lucas Di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

La vendetta è un piatto che si consuma… caldo, non freddo. E il caldo in questione è quello della California, dove Lucas Di Grassi si è accaparrato un successo che non soltanto lo proietta in cima alla classifica generale del Campionato FIA di Formula E edizione 2015-2016, ma che rappresenta un’ovvia e meritata rivincita dopo la squalifica di Città del Messico.

Nell’ePrix di Long Beach, il brasiliano ha infatti mantenuto la seconda posizione in classifica della griglia di partenza, finché alla curva 5 del 12esimo giro dell’iconico tracciato in riva al Pacifico non ha trovato il varco per scavalcare la DS Virgin DSV-01 di Sam Bird, battistrada fino a quel momento.

"Sono molto felice di mostrare e dimostrare che, se ci si mantiene concentrati su un obiettivo, se non ci si deconcentra dal proprio lavoro, i buoni risultati arrivano", ha affermato Lucas Di Grassi. "Guardare le corse da fuori può far sembrare tutto sempre confortevole e facile, ma non è così. Long Beach è una pista traditrice, sulla quale è molto facile commettere errori, e la gara è stata tutto fuorché una passeggiata di salute. Stéphane (Sarrazin, ndr), dietro di me, era molto veloce e mi stava oggettivamente mettendo pressione. La nostra, e in generale le monoposto di Formula E, sono macchine estremamente difficili da guidare al limite e non ho avuto alcun aiuto per vincere questa corsa. Ho dovuto soltanto concentrarmi al massimo per evitare errori…". 

 

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